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Forza Italia contro il nuovo CAU di Finale Emilia: "Un declassamento"

Platis e Neri (FI): "Chiude il Punto di Primo intervento di Finale Emilia, ma i benefici quali saranno? Il Santa Maria Bianca, nonostante le promesse arranca, urgono i posti di semi-intensiva"

"Non si può festeggiare l’apertura di un nuovo servizio (CAU) a Finale Emilia come qualcuno vuole far crede, ma in realtà si sta celebrando un ulteriore declassamento". E' la dura posizione del capogruppo in provincia Antonio Platis (FI) e del capogruppo in Ucman Mauro Neri in merito all’inaugurazione del CAU. "L’utilità di questi ambulatori dovrebbe essere quello di alleggerire i pronto soccorsi dai codici bianchi e dai pazienti con minor urgenza. Purtroppo l’Ausl di Modena disattende le linee guida dell’assessore regionale Raffaele Donini e invece di aprirli al Policlinico o Baggiovara lo fa chiudendo i punti di primo intervento di Finale Emilia e Castelfranco. In pratica – accusano Platis e Neri – risparmiano qualche turno di infermieri e medici per metterli a copertura degli altri ospedali periferici che arrancano per la cronaca carenza di personale".

I consiglieri azzurri incalzano: "La risposta vera che si attende in questo territorio è invece l’apertura dei 4 posti letti di terapia sub intensiva, già annunciati da diversi anni, che dovevano essere un punto cruciale per rilanciare veramente l’ospedale Santa Maria Bianca. Purtroppo temiamo possano diventare parcheggio tra reparti diversi (cardiologia, pneumologia e medicina) che hanno visto ridursi drasticamente i posti letto ordinari. Ricordiamo che la ‘semi-intensiva’, inizialmente esclusiva per pneumologia e poi estesa alle altre due specialità, ha bisogno di anestesisti, medici, infermieri specializzati e oss".

"Risorse che attualmente non ci sono e che L’Ausl non spiega come reperirle e neppure come formarle. La direzione Ausl – attaccano i forzisti – quando annuncia che i malati di cuore potranno essere ospitati lì, vuol dire che garantirà anche il cardiologo di notte a Mirandola? Perché se ci sarà lo deve dire altrimenti prende per il naso i cittadini. Le linee guida ministeriali dicono chiaramente che bisogna aprire i reparti di terapia semi-intensiva dove c’e’ quello di anestesia, ma qui a Mirandola aprono “muri” senza preoccuparsi di chi ci lavorerà dentro".

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