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I musei più strani e curiosi di Modena: quali sono e dove trovarli

Nella nostra provincia di Musei strani e curiosi non ne mancano, vi abbiamo raccontato quelli più particolari

Museo dell'Assurdo

Già il nome Museo dell'Assurdo incuriosisce, ma senza riuscire a spiegare appieno la ricchezza di contenuti e di storie che questo luogo riesce a raccontare. Il Museo dell'Assurdo si trova nel Palazzo Rangoni a Castelvetro di Modena, insieme al Museo Fili d'Oro a Palazzo, ed è una delle collezioni più importanti d'Arte Contemporanea che possiamo trovare nel territorio modenese. Il percorso che il museo offre attraversa la dimensione dell’Assurdo per rendere permanente le esperienze del Mercudo Festival.

E' stato inaugurato nel 2002, prima all'aperto e successivamente all'interno del palazzo in cui oggi ospita una collezione permanente di esposizioni estemporanee. Il museo offre tre percorsi tematici: il primo dedicato all'assurdo intenso come Metafora dell'Esistenza, il secondo descrive un assurdo come gioco Neobarocco, mentre il terzo percorso offre un assurdo che si mette a confronto con la poesia. E' interessante questo rapporto tra l'assurdo e la poesia, tanto che la mostra "Poesia Oggetto" curata da Valerio Dehò è una delle maggiori esperienze di neo-avanguardismo del settore. Si intende infatti con questa mostra, frantuamare le distinzioni accademiche tra le arti, generando delle vere e proprie sculture fatte di parole. 

Museo della Bilancia

Una delle caratteristiche più entusiasmanti del nostro territorio è che ogni comune primeggia per un talento, e Campogalliano è in Italia e all'estero riconosciuta come la capitale della bilancia. E' proprio in questo luogo che dal tardo medioevo si producono tra le migliori bilance del mondo e sempre qui ha sede la più importante azienda di bilance d'Europa. E così nel 1989 si pensò di unire questa tradizione in un museo, coinvolgente e adatto a grandi e piccini.

Oggi il Museo della Bilancia raccoglie ben 1177 numeri di inventario, di cui tre quarti sono bilance di vario genere e il rimanente è composto da pesi (anche monetari) e pesiere, misure lineari e misure di capacità sia per aridi che per liquidi. Un viaggio che va dall'Antica Roma fino ad oggi, passando per la scoperta dei pianeta e dei satelliti, con i concetti di densità e di spazio, per arrivare poi alle bilance più precise al mondo, dove l'errore sperimentale tende a zero. 

Parco Archeologico Terramare di Montale

Il Parco Terramara di Montale è uno dei rari casi di conservazione di popoli così antichi che sono databili al 4 mila anni fa. Seppur in Egitto e in Mesopotamia vi fossero civiltà molto sviluppate dal punto di vista dell'organizzazione sociale, militare e religiosa, in Europa casi come quello delle terramare sono tra i più rari delle forme organizzative che possiamo trovare. Perché questi luoghi sono noti come terramare se in questa zona il mare non c'è da milioni di anni?

La verità è che il termine poco a che vedere con i ritrovamenti archeologici, ossia derivano da una denominazione rilsanete all'800, quando la terra che formava le collinette venne utilizzata come concime. Queste cave di terriccio presero il nome di terre "marne" o "mare". Si è portati a pensare che che quando arrivarono gli Etruschi in Emilia i popoli terramaricoli fossero scomparsi da molto tempo, in realtà non è così. Infatti, secondo gli studi, le Terramare furono l'espressione di una società piuttosto ricca e tecnologicamente e culturalmente avanzata e ciò permise di preservarli per oltre mille annni dalla conquista dei nemici. La loro scomparsa è databile attorno al 1200 a.C, a causa di fattori economici e sociali, ma anche e soprattutto, ambientali, perciò non bellici.

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