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Modena a Tavola, “La ripresa c’è, ma la burocrazia rischia di rallentare il percorso di rilancio”

Torna, lentamente, il sorriso sul volto dei ristoratori del Consorzio Modena a Tavola. Dopo la riapertura all’aperto a cui si è aggiunta lunedì scorso la possibilità di consumare pasti all’interno dei ristoranti, pur nell’ambito di una serie di regole ancora stringenti, la macchina della ristorazione si sta rimettendo in moto.

“La gente sta rispondendo bene, ha voglia di uscire, ha voglia di socialità e la tavola da questo punto di vista resta una delle prime scelte, ma nessuno, davvero nessuno, si è dimenticato del lungo tunnel dal quale stiamo uscendo. Le persone sono prudenti e comprendono che occorre fare tutto in sicurezza e che è ancora indispensabile rinunciare a una parte della propria libertà. Sempre tra le cose positive, va poi aggiunto che per noi che gestiamo un ristorante la soddisfazione più grande deriva dalla possibilità finalmente, di tornare a svolgere il lavoro che amiamo” ha sottolineato Stefano Corghi, presidente del Consorzio Modena a Tavola, commentando i primi risultati ottenuti dopo il progressivo allentamento del coprifuoco.

“Noi come categoria, così come ci governa, dobbiamo però stare molto attenti nel gestire la ripartenza. La rete in questi mesi si è molto indebolita, alcuni nostri colleghi hanno dovuto chiudere l’attività. Non pensiamo che tutto magicamente possa tornare come prima. La nostra prima preoccupazione è che la burocrazia vada rallentare ogni azione legata al rilancio e al sostegno della attività economiche. Il dialogo con le istituzioni e con i rappresentanti politici va mantenuto, anzi, intensificato per evitare che la ripresa non sia piena e che si possano perdere posti di lavoro” conclude Stefano Corghi.

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