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VIDEO | 40 infortuni al giorno in provincia di Modena. Due scioperi per dire basta alle morti sul lavoro

Da una parte lo sciopero di 8 ore del settore edile che si terrà dalla mattinata del 11 aprile, dall'altro lo sciopero di 4 ore  del settore privato.

Lo sciopero vuole mettere in luce le problematiche legate alle morti e incidenti sul lavoro ma anche la necessità di una giusta riforma fiscale e un nuovo modello sociale di fare impresa.

Morti e infortuni sul lavoro: Cgil e Uil proclamano lo sciopero con due presidi per Modena

I dati modenesi su infortuni, anche mortali, e malattie professionali sono drammatici: 15 morti nel 2023, 14.736 infortuni denunciati nel 2023, 40 denunce al giorno, il 42% degli infortuni riguarda lavoratori fra i 41 e 60 anni, ¼ delle denunce riguarda un lavoratore straniero. Nel 2023 sono state riscontrate 810 malattie professionali, praticamente 2 al giorno, fra queste anche quelle croniche e gravi. L’Emilia Romagna è la regione con maggiori infortuni e i settori più colpiti sono le costruzioni e l’agricoltura.

“Abbiamo scelto di manifestare davanti a Esselunga – ha detto Daniele Dieci – perché il cantiere ha un valore simbolico, per dimensioni e lavorazioni è sovrapponibile a quello dove è avvenuta la strage sul lavoro di Firenze, e anche se in questo cantiere non riscontriamo al momento problemi di sicurezza vogliamo però lanciare il segnale che vigileremo. E chiediamo anche che in quel perimetro dove ci sono attualmente diversi cantieri avviati, sia pubblici (lo studentato) che privati, siano applicate le stesse tutele normative e salariali ai lavoratori, cosa che invece non prevede il decreto legge 19/2024 (Decreto Pnrr)”.

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