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Procura di Modena sotto organico, anche gli avvocati in pressing sul Csm

Mancano sia magistrati che personale amministrativo: una situazione ben nota che però assume proporzioni sempre più preoccupanti, anche secondo gli avvocati modenesi

Le troppo (e purtroppo) rinomate difficoltà della giustizia italiana dipendono da molti fattoi. Restando sotto la Ghirlandina, tra questi fattori c'è anche l'ormai strutturale carenza di organico in seno alla Procura della Repubblica, dove scarseggiano sia i magistrati che il personale amministrativo indispensabile allo svolgimento delle indagini e di tutti gli adempimenti burocratici ad esse collegati, che sono ovviamente una enorme mole di lavoro.

A lanciare l'allarme non è tanto la Procura stessa - che ormai non comunica più con la stampa alla luce delle nuove disposizioni di legge - quanto gli avvocati modenesi in una nota dell'Ordine e della Camera Penale: "Ad oggi il numero di Sostituti Procuratori della Procura della Repubblica risulta gravemente ridotto, risultandone effettivamente in servizio solo sette su dodici, con una scopertura di organico che ha ormai superato largamente il 40%. Al contrario di quanto trapelato sui quotidiani pochi giorni orsono, la soluzione è tuttavia ancora lontana: il previsto trasferimento a Modena di due sostituti procuratori, infatti, è stato congelato dal Consiglio Superiore della Magistratura per almeno sei mesi. L'arrivo dei nuovi magistrati non basterebbe comunque a coprire la pianta organica che è già di per sé insufficiente".

Come se non bastasse, la situazione è ulteriormente aggravata dalla recente riduzione a soli otto contro i sedici previsti del numero dei Vice Procuratori onorari in servizio e l’altrettanto grave scopertura del personale amministrativo che oggi vede ben undici posti vacanti a fronte dei 45 previsti.

Gli avvocati spiegano: "Ogni anno a Modena vengono iscritte ben oltre diecimila notizie di reato contro soggetti noti, che si aggiungono alle altre relative a soggetti ignoti ed alle notizie di fatti non costituenti reato: solo questo dato è sufficiente a spiegare plasticamente la assoluta necessità di ripristinare rapidamente l'organico della Procura".

La situazione allarma gli Avvocati perché "rischia di comprimere gravemente il diritto dei cittadini - che siano sottoposti ad indagini preliminari o che siano vittime di reati - di ottenere una rapida definizione dei procedimenti penali che li riguardano in ossequio al principio co stituzionale della ragionevole durata del processo. Il rischio tangibile è quello di disperdere i risultati che la virtuosa ed efficace collaborazione fra avvocatura e magistratura hanno permesso di conseguire per il “sistema giustizia” modenese nel periodo di emergenza pandemica, che stiamo faticosamente lasciando alle spalle".

Da tempo la Camera Penale di Modena, sostenuta dal COA, insieme alle altre dell'Emilia-Romagna aveva peraltro segnalato al CSM la necessità di integrare le piante organiche della Procura per garantire il regolare corso della giustizia, senza tuttavia ricevere risposte significative. Gli Avvocati tutti auspicano dunque che il CSM "provveda quanto prima al ripristino delle piante organiche attualmente previste, quanto meno disponendo l'immediato trasferimento dei due magistrati vincitori di concorso per il ruolo di sostituti procuratori modenesi".

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