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Nutrie a Castelfranco, catturati alcuni esemplari anche nei giardini scolastici

Il Comune fa il punto sul piano di contenimento dopo le lamentele arrivate da due plessi scolastici, dove gli animali avevano invaso lo spazio dei bambini

L’ufficio Tecnico di Castelfranco Emilia, con la collaborazione operativa dei coadiutori della Polizia provinciale competenti nell’attività di controllo faunistico, è impegnato nell’attività di contrasto alla diffusione della nutria in alcune zone del territorio comunale urbanizzato, particolarmente vicine a corsi d’acqua e zone umide, con interventi programmati e continuativi.

Per quanto riguarda le segnalazioni pervenute da parte di due scuole di Castelfranco Emilia, Scoiattolo e Picasso, questi interventi sono attivi e hanno prodotto la cattura di alcuni esemplari. Le realtà scolastiche, infatti, avevano segnalato la presenza di animali dall'atteggiamento aggressivo che di fatto ostacolavano la normale fruizione degli spazi esterni da parte dei bambini.

“Abbiamo attivato gli interventi per contrastare la presenza degli animali nel cortile delle scuole, grazie al coinvolgimento dei coadiutori, in particolare nella scuola Picasso che, vista la vicinanza con una vasta zona umida e non urbanizzata, è più esposta al problema” commenta il Sindaco di Castelfranco Emilia, Giovanni Gargano, che aggiunge “Senza voler minimizzare il problema, rispetto al fatto che nel cortile della scuola non devono essere presenti animali selvatici, vorrei però rassicurare rispetto ad alcune preoccupazioni dei genitori: le nutrie, infatti, sono animali erbivori e non aggressivi e, anche dal punto di vista sanitario, le nutrie non portano malattie pericolose per l’uomo. Quindi, oltre all’intervento di cattura previsto per rispondere alla criticità del momento, riteniamo sia necessario e più adeguato prevedere interventi strutturali sulla recinzione dell’area esterna, per impedire l’accesso degli animali”.

Per questo, l’Ufficio Tecnico è già intervenuto più volte per sistemare la recinzione della scuola e si sta pensando, inoltre, a un intervento più radicale attraverso l'interramento di lamiere lungo la recinzione, per impedire l’accesso degli animali all’area cortiliva.

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