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Covid, a Modena casi attivi cresciuti del 68% in una settimana

Passano da 6 a 9 i ricoveri ospedalieri. +60% anche per gli isolamenti domiciliari

Si conferma in aumento il trend relativo a nuovi casi e percentuale di positività al covid19 il provincia di Modena: nell’ultima settimana di osservazione aumenta anche il numero delle persone esaminate. In leggero incremento rispetto alla scorsa settimana il numero di ricoveri giornalieri. Prosegue la crescita della percentuale di cittadini non suscettibili al virus.

Il totale di positivi segnalati a livello regionale, lunedì 26 luglio, per la provincia di Modena è di 66.389 (erano 66.063 lo scorso 19 luglio).

Al 26 luglio, in provincia di Modena sono accertati 626 (erano 372 il 19 luglio, +68%) casi di persone con in corso l’infezione da Covid-19. Di questi, 617 sono in isolamento domiciliare o presso altre strutture.

A lunedì 26 luglio sono 9 (erano 6 il 20 luglio, +50%) i pazienti assistiti in regime di ricovero negli ospedali della provincia.

Al 26 luglio sono in isolamento 1.184 (erano 739 il 19 luglio, +60%) persone. In particolare 617 (erano 363) sono le persone covid positive. Dei positivi in isolamento domiciliare 16 sono accolti presso l’Hotel Tiby. A questi si aggiungono 567 (erano 376) contatti stretti di casi accertati in isolamento.  

Stima della popolazione non suscettibile di infezione

Al 14 luglio il 36,1% della popolazione risulta ancora suscettibile. I non suscettibili (63,9%) sono costituiti principalmente da persone che hanno avuto unicamente almeno una dose di vaccino (54,3%) e da persone che hanno avuto solo una diagnosi di infezione tramite tampone PCR (4,6%). La quota di suscettibili aumenta al 49,8% se si considerano protette da vaccino solo le persone che hanno ricevuto entrambi le dosi di vaccino, che come noto fornisce una maggior protezione dall’infezione.

Considerando le fasce di età si rileva una forte disomogeneità, legata alla diversa copertura vaccinale. La percentuale di suscettibili decresce infatti notevolmente all’aumentare della fascia di età.

Sono considerate “non suscettibili” tutte le persone che hanno già avuto l’infezione (documentata da un tampone molecolare o da un esame sierologico), consapevoli che anche la scienza non ha ancora espresso chiaramente per quanto tempo rimane protetta una persona che ha già avuto covid (nell’arco dell’intera pandemia) e quelle che hanno ricevuto almeno una dose di vaccino. Anche in questo caso nella consapevolezza che una sola dose offra una protezione solo parziale, e che comunque, anche dopo il completamento del ciclo vaccinale, occorre un lasso di tempo tra l’inoculazione e l’inizio di questa protezione.

Si tratta dunque di una stima di popolazione non suscettibile, utile a misurare l’avanzamento della campagna vaccinale integrandolo con i dati a disposizione sulla popolazione della provincia che è già stata colpita da Covid. Allo stesso tempo tale stima è una valida conferma della necessità che si rispettino ancora puntualmente tutte le misure di prevenzione e protezione.

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