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Sabato di Pasqua, scatta lo sciopero nella grande distribuzione. "Non fate spesa"

Trattative interrotte per il rinnovo del contratto, scatta la mobilitazione. I pensionati invitano gli iscritti al boicottaggio

Protestano i lavoratori della Distribuzione Moderna Organizzata che da 51 mesi non vedono rinnovato il loro contratto nazionale di lavoro. "In due giornate di trattativa non stop (26 e 27 marzo), Federdistribuzione ha posto condizioni inaccettabili. Inevitabile è stata dunque la rottura", spiegano i sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil. E’ stato proclamato sciopero nazionale di 8 ore a sostegno della vertenza per sabato 30 marzo con presidi territoriali. Nella nostra provincia il presidio è previsto davanti a Pam Panorama Sassuolo dalle ore 10 alle 12, a cui parteciperanno gli addetti di tutte le insegne coinvolte.

Lo sciopero interessa infatti gli addetti di grandi catene di distribuzione quali, Metro, Ovs, Esselunga, Zara, Kiko, Conbipel, Conforama, Pam Panorama, Obi, Acqua & Sapone, A&O, Unes, Famila, iN’s Mercato, Ikea, Max Mara, Kasanova, Douglas, Brico Center, MARR, Lidl, Arcaplanet, Tecnomat.

Attaccano i sindacati: "Un sabotaggio che vuole ancora più precariato. Per essere ancora più chiari e permettere ai consumatori di conoscere quel che accade, vogliamo sottolineare che Federdistribuzione sta sabotando il rinnovo del contratto attaccando con richieste insostenibili i diritti e le garanzie attualmente previsti. Pretende che un lavoratore  precario sia ancora più ricattabile, applicandogli una estrema  flessibilità che va oltre i limiti di legge, attraverso l’estensione dei contratti a termine oltre i 24 mesi. Federdistribuzione, inseguendo un modello che non ha nulla né di etico né di buona organizzazione del lavoro, aggredisce la professionalità dei suoi dipendenti cercando di classificare ai livelli più bassi le lavoratrici e i lavoratori che hanno responsabilità all’interno di un negozio, di un punto vendita, ecc. Inoltre, non è stata data alcuna disponibilità alle richieste sindacali su appalti e terziarizzazioni, né sul franchising".

Filcams Fisascat Uiltucs auspicano un segnale immediato di ravvedimento da parte di Federdistribuzione e la ripresa al più presto del tavolo di trattativa per restituire dignità a lavoratrici e lavoratori del settore e arrivare a una sottoscrizione del contratto così come già avvenuto nei giorni scorsi con Confesercenti e Confcommercio.

Intanto a Modena i sindacati pensionati Spi Cgil e Uilp Uil invitano tutti i propri iscritti e iscritte ad astenersi dagli acquisti in occasione dello sciopero di sabato 30 marzo. Nella consapevolezza che la richiesta rivolta a pensionati e cittadini è un’indicazione impegnativa, visto il periodo pasquale, Spi Cgil e Uil Pensionati ritengono però necessario dare un segnale concreto a sostegno di chi lotta per i propri diritti invitando ad astenersi dagli acquisti nei negozi sopra citati.

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