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 Vincenzo Paldino è il nuovo segretario provinciale del sindacato Confsal

Con una lunga esperienza nel mondo delle categorie e fresco della presidenza regionale di Udicon, Paldino guiderà la sigla che riunisce il sindacalismo autonomo

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La Confsal, Confederazione di sigle del sindacalismo autonomo, ha a Modena un nuovo segretario. La scelta è ricaduta su Vincenzo Paldino, già presidente regionale U.Di.Con., da sempre impegnato nell’associazionismo e che, ora, avrà anche l’incarico di rappresentare la sigla sindacale.

 “La Confsal – precisa infatti Paldino - è per numeri e rappresentanza la terza a livello nazionale. In provincia di Modena, conta 10.000 iscritti nelle sue federazioni sindacali di settore. Una realtà già forte e radicata che esprime un ruolo importante e che è mio obiettivo valorizzare ulteriormente anche verso l'esterno, oltre che nel rapporto con le istituzioni. L’obiettivo è anche quello di aumentare i numeri, replicando il lavoro che ho svolto alla guida di U.Di.Con. Emilia-Romagna. Quando nel 2009 diventai Presidente regionale – prosegue il neo segretario - l'associazione aveva poche centinaia di iscritti, ora ne ha 30.000 in Emilia-Romagna. La Confsal, con i suoi 10.000 iscritti in provincia di Modena, è una realtà importante, ma deve avere maggiore consapevolezza della sua forza, mettere in rete e in sinergia le sue componenti e rilanciare l'aspetto comunicativo rispetto alle sue articolazioni, comprensive di tutti i settori del lavoro pubblico e privato. Dalla Fials per il settore socio-sanitario, alla FNA in agricoltura, dalla Fesica per commercio e artigianato e Fesica comparto ceramico, dalla Fismic per il settore metalmeccanico e le industrie collegate, allo Snals per la scuola, alla Confsal per i Vigili del Fuoco ed UNSA per i ministeriali comparto bancario, alle federazioni attive nel campo del volontariato e ai pensionati. Una forza radicata e articolata nei diversi settori che sarà il mio obiettivo valorizzare anche nei confronti degli enti pubblici del nostro territorio”.

Mano tesa verso gli altri sindacati, ma conservando ciascuno la propria identità. “Gli steccati ci sono, ma sono spesso di carattere ideologico e deleteri. Dobbiamo lavorare insieme per superare questi steccati, nell'unico vero interesse comune che è quello dei lavoratori. Il mio obiettivo è stabilire ed alimentare un dialogo che in questi anni non c'è stato a livello territoriale. In diversi casi c'è stato anche il rifiuto, da parte dei confederali, di sedersi agli stessi tavoli in cui erano presenti gli autonomi. Questo, lo ripeto, fa solo il danno dei lavoratori e offende il ruolo stesso del sindacato. Le divisioni devono finire, anche perché non hanno ragione di esistere, nemmeno viste sotto il profilo dei numeri e della rappresentanza, oltre che del principio. Abbiamo pari dignità. La Confsal è una Confederazione riconosciuta a tutti i livelli nazionali del settore pubblico e privato. Certo non siamo uguali e non vogliamo esserlo, ma ognuno con le proprie specificità e le proprie idee, anche divergenti, possiamo davvero lavorare insieme. E ottenere sempre più risultati. Il rispetto che meritiamo ce lo abbiamo già nei numeri e nella nostra seria e qualificata rappresentanza nazionale e territoriale. Lavorerò per consolidare e fare crescere ulteriormente questa forza e il riconoscimento che merita, agli occhi dei cittadini e delle istituzioni”.

Obiettivi ambiziosi per una realtà sindacale che sta acquisendo rapidamente numeri e consapevolezza, pronta a nuove sfide nell’ottica della tutela dei lavoratori.

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