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Cronaca

Aggressione al Policlinico, in carcere il 23enne. Era stato espulso due giorni prima

Il giovane si era reso protagonista di una violenta aggressione al personale sanitario e di vigilanza lo scorso sabato. Oggi è iniziato il processo per direttissima presso il Tribunale di Modena

Sabato 10 giugno, un 23enne originario del Gambia si è reso protagonista di una violenta aggressione ai danni del personale sanitario e di vigilanza del Pronto Soccorso del Policlinico di Modena.

Erano circa le 19.45 quando il 112 ha iniziato a ricevere numerose chiamate provenienti da Pronto Soccorso del Policlinico di Modena. Operatori sanitari e pazienti segnalavano la presenza di un giovane completamente fuori controllo, che per ragioni incomprensibili - probabilmente derivanti da un quadro psichico patologico dello stesso - aveva iniziato ad aggredire qualsiasi persona si avvicinasse, anche involontariamente, a lui. Prima i calci ad una ragazza in sala d'attesa (poi dimessa con 7 giorni di prognosi), poi a tutte le persone intervenute per calmarlo, che hanno riportato lesioni importanti: 21 i giorni di prognosi sia per una guardia giurata, colpita e stesa a terra con una gomitata al petto, che per un'operatrice socio sanitaria, presa a calci all'altezza delle ginocchia. Anche un'infermiera, che fortunatamente non ha riportato danni fisici, è stata strattonata per i capelli e minacciata di morte.

Il 23enne, si trovava al Pronto Soccorso come paziente. Lui stesso aveva chiamato l'ambulanza dicendo di essere stato aggredito, ed era in attesa di essere visitato, con un codice bianco. 

Quando le due pattuglie della Squadra Volante sono arrivate, nell'immediatezza dell'accaduto, il giovane si trovava nel Triage del Pronto Soccorso. Affrontando gli agenti con fare provocatorio, il 23enne continuava nel suo delirio: non senza difficoltà, la Polizia è riuscito a bloccarlo ed arrestarlo per resistenza a pubblico ufficiale. Dopo l'acquisizione di videoregistrazioni e testimonianze, nonchè delle denunce delle quattro persone fisicamente aggredite, gli agenti lo hanno condotto in Questura, dove è stato identificato. E' in questa sede che è stato accertato che il 23enne avesse precedenti per lesioni, violenza privata, spaccio di sostanze stupefacenti ed altri episodi simili a quello accaduto al Pronto Soccorso di Via Campi. Il giovane inoltre, era stato raggiunto l’8 giugno scorso dal provvedimento di espulsione del Prefetto di Modena.

Portato in Tribunale dalla Polizia, il 23enne è stato processato questa mattina per direttissima. L'udienza, resa difficoltosa dall'irrequietezza del giovane, è stata scandita dalle testimonianze e dalle richieste di PM e Avvocato difensore. Il Pubblico Ministero ha chiesto, e ottenuto, la convalida dell'arresto e l'applicazione della misura della custodia cautelare in carcere, mentre il difensore d'ufficio ha chiesto la remissione in libertà, ed in subordine la custodia presso una REMS (Residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza), ossia una struttura sanitaria di accoglienza per gli autori di reato affetti da disturbi mentali e socialmente pericolosi. Il 23enne si trova ora presso la Casa Circondariale Sant'Anna, ed il Giudice ha ammesso che venga sottoposto ad un programma di osservazione per monitorare le sue condizioni psichiche. Nel rispetto dei termini a difesa, la chiusura della direttissima si attende l'11 luglio prossimo.

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