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Cronaca

Neonata morta a Carpi, tragedia al "Ramazzini". La ricostruzione dell'Ausl

Purtroppo dopo il cesareo la neonata non aveva segni vitali. Le condoglianze dell'azienda

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Domenica 25 febbraio, presso la Struttura complessa di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale “Ramazzini” di Carpi, si è purtroppo verificato il decesso di una neonata. La mamma, in condizione di gravidanza fisiologica, ha effettuato alle ore 9.35 del giorno precedente un accesso all’Ospedale di Carpi per un controllo che, dopo attenta osservazione, ha dato esiti regolari e dunque è stata correttamente inviata al domicilio; la stessa aveva effettuato un accesso anche il 23 febbraio, sempre risultato regolare. È opportuno infatti sottolineare che le donne vengono espressamente sollecitate dagli stessi professionisti a rivolgersi al Reparto in caso di qualsiasi dubbio e che ciò accade mediamente diverse volte a ridosso del parto, anche in condizioni di gravidanza fisiologica. Era quindi stata monitorata nei due giorni precedenti e non erano state riscontrate anomalie.

Alla prima mattina di domenica la donna ha contattato l’Ospedale di Carpi riferendo comparsa di contrazioni, l’Ostetrica l'ha dunque invitata a recarsi in Ospedale dove è stata immediatamente presa in carico dall’équipe dell’Unità operativa di Ostetricia e Ginecologia che, dopo gli accertamenti necessari e tutte le procedure previste dai protocolli, ha disposto l’effettuazione del cesareo; purtroppo alla nascita la bambina non presentava segni vitali.  

Per l’assistenza è stata messa in campo un’équipe numerosa e qualificata, composta da tre ginecologi, tra cui il direttore ff. di Ostetricia e Ginecologia, cinque ostetriche, tre anestesisti, quattro pediatri compreso il direttore della Pediatria: sebbene nei vari momenti l’équipe abbia assicurato la costante presa in carico della situazione, questa ha avuto purtroppo un esito infausto, che, seppure in pochi casi, può comunque verificarsi nonostante tutte le procedure attuate.

"Nel fornire gli elementi utili alla descrizione di quanto accaduto, la Direzione dell’Azienda unitamente a tutti i professionisti coinvolti intende innanzi tutto esprimere il proprio cordoglio e la più sentita vicinanza ai genitori; in particolare, l’intero Reparto si stringe alla famiglia chiedendo il massimo rispetto del momento di lutto che sta vivendo". 

L’Azienda USL, chiedendo il massimo rispetto per la famiglia e per i professionisti che partecipano al suo dolore, "respinge le dichiarazioni che associano tale evento alla chiusura del Punto nascita di Mirandola. Le competenze messe in campo hanno assicurato la migliore assistenza possibile presso il Punto nascita di Carpi." 

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