rotate-mobile
Cronaca Mirandola / Piazza della Conciliazione

Mirandola, la visita di Papa Francesco è un commovente inno al coraggio

Dopo aver visitato il duomo terremotato, il Pontefice ha rivolto un accorato saluto ai fedeli accorsi numerodi in piazza. "Siete stati testimoni di grande dignità". Poi il saluto ai famigliari delle vittime del sisma

Lasciata Carpi dopo il pranzo in Seminario e l'incontro con i religiosi, il Santo Padre ha fatto tappa a Mirandola come da programma, arrivando in Piazza Conciliazione, di fronte al duomo inagibile. Ad attenderlo migliaia fi persone assiepate dietro le transenne, davanti al piccolo palco allestito per l'occasione.

Prima di incontrare i fedeli, Papa Francesco è stato accompagnato all'interno del duomo, dove è stata allestita una passerella che ha permesso al Pontefice di arrivare fino all'altare. Dopo il saluto ai Vigili del Fuoco, Francesco ha depositato un mazzo di fiori nella spettrale chiesa retta da implacatur: un gesto in ricordo delle vittime del sisma di cinque anni fa. Un brevissimo saluto di mons. Cavina, che ha accompagnato il Pontefice per tutta la giornata, ha rivelato una notizia importante: è previsto entro l'estate l'inizio dei lavori di ristrutturazione del Duomo.

E' stata poi la volta del saluto del Santo Padre ai fedeli, un discorso di pochi minuti ma denso di significato e particolarmente commovente. "In questa vostra città che reca visibili segni di una prova tanto dura desidero abbracciare voi e abitanti di altre località colpite dal terremoto del 2012. Già il mio predecessore, Benedetto, venne in questo territorio a portare il suo incoraggiamento. Oggi sono fra voi per confermarvi affetto di tutta la Chiesa e per testimoniare a ciaciuno mia vicincanza e incoraggiamento per il cammino che resta ancora da fare per la ricostruzione".

Francesco ha ringraziato le autorità e i volontari impegnati cinque anni fa e ha spiegato: "So bene quanto il terremoto ha compromesso il patrimonio umano di questa terra, le case, le attività  produttive, le chiese e gli altri monumenti, carichi di storia, di arte, simboli di spiritualità e civiltà di un popolo. Ma penso soprattutto alle ferite interiori. La sofferenza di chi ha perso i suoi cari e di chi ha visto disperdersi i sacrifici di una vita intera. Nei giorni successivi sisma grande atteznione ha suscitato in tutti la vostra testimonianza di dignità".

Papa Francesco a Mirandola - 02/04/2017 (foto CTV)

"Le ferite si sono guarite, ma rimangono e rimarranno per tutta la vita le cicatrici e guardandole voi abbiate il coraggio di crescere e far crescere i vostri figli in quella dignità e fortezza e spirito speranza, in quel coraggio che voi avete avuto nel momento delle ferite – ha detto il Papa – Il mio augurio è che non vengano mai meno forza d'animo, speranza e doti laboriosità. Davanti al Duomo simbolo di fede e tradizone di questo territorio, elevo con voi una preghiera per le vittime, per i famigliari e per quanti tuttora vivono in situazione precaria. Il Signore faccia sentire a ciascuno il suo sostegno". E concludendo con una bedizione ha aggiunto: "Per favore, per favore, vi chiedo di pregare per me!".

Il Pontefice ha poi dedicato diversi minuti ad un "bagno di folla", tra autografi, selfie e tante, tantissime strette di mano con i mirandolesi intervenuti. Dopo aver salutato le famiglie delle nove vittime mirandolesi del terremoto, il Papa ha ripreso il cammino verso San Giacomo Roncole, per un ultimo momento di raccoglimento con la comunità terremotata.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Mirandola, la visita di Papa Francesco è un commovente inno al coraggio

ModenaToday è in caricamento