Ucciso da un disco metallico sul luogo di lavoro, quattro rinvii a giudizio
I fatti risalgono al settembre 2018. Il processo inizierà il prossimo 18 dicembre presso il Tribunale di Modena
Il 21 settembre 2018, Janos Koto, 42 anni, è rimasto gravemente ferito sul luogo di lavoro - l'Alfa Engineering di Modena - insieme ad un collega. Nel corso di un'operazione di collaudo di un manufatto infatti, l'uomo è stato travolto da un disco metallico di oltre 100kg che non ha retto la pressione esercitata dall'acqua. Trasportato in gravissime condizioni all'Ospedale di Baggiovara, il 42enne non ce l'ha fatta: è deceduto dopo una settimana di coma.
Per il tragico infortunio sul lavoro è stato aperto un fascicolo dalla Procura al fine di accertare le responsabilità dell'accaduto. Questa mattina, a distanza di oltre cinque anni, il Tribunale di Modena ha rinviato a giudizio quattro persone: il presidente del consiglio di amministrazione, legale rappresentante e datore di lavoro della Alfa Engineering; il responsabile del servizio di prevenzione e protezione, nonché consulente esterno; il responsabile di produzione e preposto in materia di sicurezza e salute sul luogo di lavoro e il responsabile del collaudo. Secondo la pubblica accusa, ci sarebbero state errate valutazioni dei rischi per la sicurezza degli addetti alle operazioni di collaudo durante l’esecuzione delle prove di tenuta, nonchè mancanze in materia di protezione e di controllo, anche nella fase esecutiva.
Il fratello di Janos si è affidato a Giesse Risarcimento Danni, gruppo specializzato nella tutela delle vittime di infortuni sul lavoro, e si è costituito parte civile con l’avvocato fiduciario di Giesse. “[...] È incomprensibile come, al giorno d’oggi, non si riesca ancora non solo a limitare ma a prevenire del tutto le morti sul lavoro: è un’ecatombe senza fine - ha commentato Michele De Bona, responsabile della sede Giesse a Modena - Quel che fa più rabbia è che le aziende, per comprimere i costi aziendali, arrivino a risparmiare sulla sicurezza, il settore che in primis andrebbe salvaguardato. Il risultato è evidente [...]".
Si attende ora l'inizio del processo, la cui prima udienza è calendarizzata per il 18 dicembre prossimo.
