rotate-mobile
Cronaca Carpi

Intelligence, antiterrorismo e tiratori scelti per la sicurezza del Papa, "tutto ha funzionato alla perfezione”

Bilancio positivo della Questura di Modena che ha coordinato il servizio di ordine pubblico nella giornata di ieri e nelle settimane precedenti. Controlli a tappeto anche su case private, negozi e siti web per scongiurare ogni minaccia al Santo Padre

La storica visita di Papa Francesco a Carpi e Mirandola è andata in archivio come una splendida giornata, sotto ogni punto di vista. Particolarmente positiva è stata la gestione dell'ordine pubblico e della sicurezza: ogni momento dell'articolata trasferta del Santo Padre si è svolto senza imprevisti o minacce di sorta. Il merito va alle oltre 300 unità tra Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza che sono state impiegate nel dispositivo di ordine e sicurezza pubblica disposto e coordinato dal Questore di Modena.

Sono state coinvolte unità dei Reparti Speciali della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri: tiratori scelti dislocati in modo discreto alla sommità di fabbricati sovrastanti i luoghi ove il Papa si è soffermato, artificieri –  intervenuti durante la pausa pranzo in seminario ad ispezionare uno zaino abbandonato nelle immediate adiacenze – e le unità cinofile anti esplosivo che già durante la notte hanno operato sui siti dove il Santo Padre è stato presente. Pronte all’intervento sia a Carpi che Mirandola le unità antiterrorismo della Polizia di Stato (UOPI) e corrispondenti SOS dell’Arma.

Al fine di consentire massima sicurezza su tutti gli spostamenti il dispositivo è stato integrato con un mezzo leggero del Reparto Volo della Polizia di Stato che ha monitorato dall’alto sia gli spostamenti di Papa Francesco che il flusso dei veicoli con cui i fedeli sono accorsi sui due comuni, in tale fase è stato determinate il ruolo svolto dalla Polizia Stradale che per l’evento aveva predisposto, in caso di congestionamento delle autostrade, un accurato piano di viabilità con pattuglie dedicate su ogni casello. Importante il ruolo della polizia scientifica, supportata da unità aggregate dal Gabinetto Regionale di Bologna, che ha videoripreso ogni fase ed in particolare la zona di pubblico adiacente al transito della personalità. 

Un plauso della Questura è andato anche al Corpo dei Vigili del Fuoco, che ha assicurato con una presenza massiccia la sicurezza esterna e dei siti non ancora agibili, ed al servizio sanitario.

I dispositivi a Carpi sono iniziati a mezzanotte con la bonifica dei siti privi di fedeli o abitanti e già a partire dalle ore 4 le unità dislocate ai varchi principali dai quali si accedeva sulla piazza Martiri con personale del Reparto Mobile della Polizia di Stato e Battaglione Carabinieri hanno effettuato minuziosi controlli con metal detector ai quali i fedeli si sono sottoposti tutto sommato di buon grado. Sono anche stati posizionati i blocchi mobili new jersey per scongiurare il pericolo che veicoli in transito potessero travolgere la folla.

Un ruolo chiave – e silenzioso – è stato certamente quello di programmazione e intelligence svolto da oltre due mesi: monitoraggio di siti, di strutture ricettive, di private abitazioni. Il personale della DIGOS e dei Commissariati di Carpi e Mirandola, collaborato dalle Polizie Municipali, ha nelle settimane precedenti fisicamente identificato tutti gli abitanti degli stabili adiacenti ai siti in cui il Santo Padre si è fermato e finanche gli ospiti che nella circostanza i primi avrebbero avuto in casa, oltre ai titolari ed ai dipendenti di tutti gli esercizi ed attività commerciali che si trovavano nelle zone di permanenza del Papa. Sono state sottoposte a controllo, anche domiciliare, le persone pregiudicate e i detentori di armi abitanti nelle due piazze di Carpi e Mirandola.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Intelligence, antiterrorismo e tiratori scelti per la sicurezza del Papa, "tutto ha funzionato alla perfezione”

ModenaToday è in caricamento