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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia

Trend ancora positivo per l’economia regionale. Cresce anche il credito a imprese e famiglie

l’economia regionale prosegue la crescita, ma arrivano i primi segnali di rallentamento dovuti al clima di incertezza. Le condizioni di accesso al credito restano più favorevoli che in molte altre parti del paese

Anche a inizio 2018 il credito bancario in Emilia-Romagna, secondo l’analisi della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, ha confermato la dinamica positiva dei finanziamenti alle famiglie consumatrici e il miglioramento dei prestiti alle imprese, sebbene con andamenti ancora molto differenziati per settore. Particolarmente positiva risulta l’evoluzione dei prestiti alle imprese dell’industria che a marzo 2018 hanno confermato il ritmo di crescita raggiunto col balzo di fine 2017, pari rispettivamente a +4,7% e +4,9% a/a (al netto delle sofferenze), una dinamica che non si vedeva da metà 2011. La crescita registrata in Emilia Romagna è più forte rispetto al moderato recupero segnato a livello nazionale (+1% a/a). Al contempo, è proseguita l’espansione dei finanziamenti a medio-lungo termine destinati agli investimenti in macchine, attrezzature, mezzi di trasporto, a un ritmo che in Emilia Romagna (+5,1% a/a a marzo 2018) si conferma superiore alla media nazionale (+3,5%). Tali dati indicano un rafforzamento del trend a inizio d’anno, dopo segni di rallentamento del passo nel 2° semestre 2017. Ciò è evidente anche dalle nuove erogazioni di finanziamenti per investimenti, che nel 1° trimestre 2018 sono tornate in forte crescita, del 46,5% a/a in Emilia Romagna, una variazione più che doppia del 20,1% registrato dal sistema nazionale. 

Una crescita robusta continua a caratterizzare i prestiti alle famiglie consumatrici, pari al 2,7% a/a (dati corretti per le cessioni e cartolarizzazioni di prestiti, riclassificazioni o altre rettifiche), in linea col 2,6% di fine 2017. La crescita è sostenuta dal solido andamento dei mutui e dalla notevole dinamica del credito al consumo, in aumento in Emilia Romagna del 10,2% a/a a marzo 2018, in linea con la dinamica riportata già da fine 2016 (dati riferiti al credito al consumo erogato dalle banche). I mutui residenziali, in particolare, hanno registrato un tasso di crescita ancora nell’intorno del 2% a/a, ma più moderato, pari a +1,8% a/a a marzo 2018 per lo stock al netto delle sofferenze, dal +2,1% di fine 2017 e 2,6% dei due trimestri centrali dell’anno passato. Le erogazioni di mutui residenziali hanno totalizzato 889 milioni nel 1° trimestre 2018, in contrazione rispetto allo stesso periodo dell’anno prima. La frenata del trend, evidenziata a partire dal 2° trimestre 2017, è dovuta al calo delle surroghe e sostituzioni. Diversamente, si è interrotta la leggera riduzione dei nuovi contratti, risultati invariati in Regione nel 1° trimestre rispetto allo stesso periodo del 2017 e di nuovo in aumento in Italia, del 2%. Questo andamento è correlato al leggero rafforzamento del trend delle compravendite di immobili residenziali rispetto ai due trimestri centrali del 2017 (+6,4% in Regione nel 1° trimestre 2018, +4,3% il dato nazionale), dinamica che però rimane più moderata a confronto con la fase di forte accelerazione evidenziata nel 2016. 

“Il positivo andamento del credito bancario regionale è la dimostrazione di come l’Emilia-Romagna sia stata in grado di cogliere le opportunità connesse alla ripresa economica in atto”. – commenta Tito Nocentini, direttore regionale di Intesa Sanpaolo – “La costante crescita dei finanziamenti rivolti agli investimenti in macchine e attrezzature industriali, e quindi all’innovazione dei processi, con tassi superiori alla media nazionale sono la dimostrazione di una visione industriale avveduta. Crescita riscontrabile anche nel segmento ‘famiglie’, grazie a condizioni di accesso al credito che restano favorevoli. In questo contesto, nel primo trimestre 2018, Intesa Sanpaolo ha erogato alle imprese emiliano-romagnole 586 milioni di finanziamenti a medio lungo termine e 249 milioni alle famiglie”.

Il quadro più disteso sul mercato del credito dell’Emilia-Romagna è completato dal continuo miglioramento degli indicatori di qualità del credito. Il ritmo di emersione delle sofferenze delle imprese è rallentato notevolmente anche nel 1° trimestre 2018, dopo il calo significativo messo a segno già nel 4° trimestre 2017. Purtuttavia, resta superiore alla media nazionale. In dettaglio, il tasso di ingresso in sofferenza delle imprese è sceso a 3,1%, tornando ai livelli di settembre 2012, rispetto al 2,7% del dato nazionale. Nel caso delle famiglie consumatrici, il tasso di ingresso in sofferenza si è ridotto a 1,07% nel 1° trimestre, minimo da inizio 2009, confermandosi sotto la media nazionale (1,15% il dato italiano). Non solo i flussi, ma anche gli stock di sofferenze sono risultati ulteriormente in riduzione. In particolare, in Emilia Romagna le sofferenze delle imprese sono scese ad aprile 2018 al 14,6% del totale dei prestiti al lordo delle rettifiche di valore, dal massimo di 17,5% raggiunto nello stesso mese del 2017, restando su valori più bassi della media nazionale (15,7% ad aprile 2018).

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