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Flop per i saldi invernali, commercianti delusi e preoccupati dal Green pass

Confcommercio: "Sensibile calo degli incassi per il 64% dei negozi, col Green pass si peggiora"

I primi 20 giorni di saldi segnano vendite in frenata, con la pandemia e il rialzo delle materie prime che "bloccano gli acquisti". Emerge un "diffuso sentiment negativo fra i commercianti", con "estrema prudenza fra i consumatori".

È il bilancio sui saldi 2022 dell'associazione Federazione Moda Italia Emilia-Romagna, in collaborazione con Confcommercio ed Iscom Group, che ha appena sondato 60 commercianti del settore e chiede alle istituzioni "interventi strutturali" di sostegno. Il 64% degli intervistati riscontra "un sensibile calo degli incassi": il 20% addirittura registra un calo di oltre il 40% rispetto allo stesso periodo del pur non brillante 2021. Appare scarso il flusso della clientela, che ha comprato solo lo stretto necessario (dato confermato dal 60% dei partecipanti al questionario), manifestando "particolare attenzione" al prezzo ma anche al rispetto delle norme di sicurezza sanitaria. Basso l'importo dello scontrino medio: per il 40% degli intervistati è fra 50 e 100 euro, mentre per il 25% risulta sotto i 50.

Maglieria, capispalla e pantaloni risultano i prodotti più acquistati. Il 68% dei commercianti prevede nelle prossime settimane un'ulteriore diminuzione, il 77% ritiene che l'introduzione dell'obbligo del Green Pass base per accedere ai negozi dall'1 febbraio causerà un ulteriore calo delle vendite.

Commenta Enrico Postacchini, presidente di Confcommercio Emilia-Romagna: "In queste settimane sta prendendo forma la tempesta perfetta. Agli effetti della pandemia, che nei fatti si concretizzano in un latente lockdown, si sommano le pesanti ripercussioni di una violenta inflazione, con un insostenibile aumento delle materie prime, delle bollette e con una semi-paralisi del sistema di approvvigionamento merce".

Conferma Marco Cremonini, presidente di Federazione Moda Italia dell'Emilia-Romagna: "Stiamo registrando ulteriori preoccupanti segnali di contrazione delle vendite a seguito dell'elevata diminuzione dei movimenti delle persone e del diffusissimo sentiment negativo". Aggiunge Postacchini: "Apprezziamo i segnali di sostegno al settore moda che stanno arrivando dal Governo e dalla Regione, non tanto per la consistenza degli aiuti, sicuramente insufficiente, ma per aver riposto finalmente attenzione alla crisi che sta attanagliando i negozi al dettaglio e che avrà bisogno di interventi strutturali e non episodici".

(DIRE)

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