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Sempre meno personale agli sportelli postali: "A rischio servizi e apertura uffici più piccoli"

Cgil e Cisl all'attacco sulla gestione del personale da parte di Poste Italiane: in due anni sono venuti meno 50 dipendenti agli sportelli su 400 totali

"Negli uffici postali modenesi manca il personale e gli addetti faticano non poco a placare le proteste dei clienti che si lamentano quando trovano, per esempio, solo due sportelli aperti in uffici con sette postazioni". Lo dicono i sindacati Slp Cisl e Slc Cgil, preoccupati per i disagi arrecati sia ai lavoratori che ai cittadini a causa della carenza di personale allo sportello.

"Dal 2018 a oggi il personale sportellista in servizio nei 120 uffici postali di Modena e provincia è passato da oltre 400 a meno di 350 unità – dichiarano il segretario generale della Slp Cisl Emilia Centrale Francesco Balzano e Domenica Marotta (segreteria Slc Cgil Modena) - La copertura dei posti vacanti è spesso garantita solo grazie a colleghi che si rendono disponibili a lavorare in straordinario o a prestare servizio, in distacco, in un altro ufficio".

"Non ci aiutano le uscite pensionistiche, ma se Poste Italiane non inverte la rotta e non si decide ad attuare serie politiche di inserimento di personale allo sportello – continuano i sindacati – rischiamo entro la fine del 2020 di fare i conti con l’impossibilità di aprire gli uffici, soprattutto quelli piccoli dove, invece delle due unità previste dall’accordo sindacale, troviamo sempre più spesso un solo lavoratore applicato".

"I lavoratori sono stanchi; per questo – concludono Balzano e Marotta - non escludiamo azioni di lotta a sostegno delle loro legittime richieste".

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