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Il turismo non spicca il volo. Aumentano le presenze, ma non le prenotazioni

Il dato preoccupante è che all'incremento delle presenze non ha corrisposto un aumento delle prenotazioni di notte che sono scese da 1.136.161 del 2012 a 1.013.743 dei corrispondenti primi 10 mesi dello scorso anno

"Il turismo non ha registrato alcun boom" è questo commento di Amedeo Faenza, presidente di Federalberghi-Confcommercio, a seguito della presentazione dei numeri diffusi sulle presenze turistiche nella nostra provincia, anche se si è registrato un segno più in Appennino. Infatti, i dati della Provincia di Modena, rielaborati sui primi 10 mesi degli anni dal 2012 al 2015 dall'ufficio studi di Confcommercio Modena, evidenziano in effetti come ci sia stato, con la sola eccezione del 2014 (il peggiore anno) un incremento di arrivi, saliti da 374.906 del 2012 a 415.863 del 2015.

"Il territorio modenese – premette Amedeo Faenza, presidente provinciale di Federaberghi- Confcommercio - si sta senza dubbio e finalmente attrezzando per essere più attrattivo sui mercati del turismo, ma è improprio, come è stato scritto ieri su da un quotidiano locale, parlare addirittura di un raddoppio di presenze turistiche, avvenuto nel 2015: i numeri disponibili, che sono comunque vecchi ed inadeguati per capire cosa stia realmente accadendo, parlano invece di un quadro in cui ci sono luci ed ombre."

All'incremento delle presenze non ha corrisposto un aumento delle prenotazioni di notte che sono scese da 1.136.161 del 2012 a 1.013.743 dei corrispondenti primi 10 mesi dello scorso anno. Un trend, questo, che ha purtroppo riguardato anche la città capoluogo, dove, a fronte di un incremento pari a 15mila arrivi, le presenze sono invece calate di circa 700 unità. 

"La percezione tra gli addetti ai lavori - precisa Faenza - è che, soprattutto nel 2016, arrivino più stranieri, in particolare a Modena, a conferma del fatto che si stanno cominciando a raccogliere i frutti del lavoro messo in campo negli ultimi 15 anni per accrescere la visibilità del territorio sui media, sui cataloghi dei tour operator, alle fiere di settore. Ma parlare di boom è sbagliato, perchè i dati segnalano, come possiamo notare, un andamento diverso e perché altrimenti non si spiegherebbero le crisi aziendali con cui il comparto fa i conti."

"Ribadisco, una volta di più, - conclude il presidente di Federalberghi - che la vera sfida per il futuro dovrà sempre più contemplare investimenti strutturali, come in parte si è fatto e si sta facendo, su azioni e progetti capaci di trasformare l'aumento di reputazione del brand Modena, unito agli sforzi increbili che gli albergatori stanno compiendo per contenere i prezzi, in flussi turistici aggiuntivi."

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