Ferrari, a Maranello si chiude un primo timestre da record
Consegnate oltre duemila auto e ricavi cresciuti di più del 20%. Con questi dati il Cavallino si avvia ad una grande annata sotto il profilo dei bilanci. Sono i modelli V12 a trascinare le vendite. Cala anche il debito
"Un trimestre record", per procedere "verso un grande anno". Lo segnala oggi Ferrari, illustrando e diffondendo da Maranello i propri risultati preliminari consolidati relativi al primo trimestre concluso il 31 marzo 2017. Le consegne totali sono pari a 2.003 unità, in aumento di 121 (+6,4%). I ricavi netti sono cresciuti a 821 milioni di euro, in crescita del 21,5% (+20,4% a cambi costanti).
L'adjusted Ebitda (l'utile netto prima delle imposte rettificato per tenere conto di oneri e proventi) vale 242 milioni, con un margine che attualmente si colloca al 29,5% (30,1% al netto delle coperture valutarie). L'adjusted Ebit è di 177 milioni, l'utile netto adjusted risulta in aumento del 60,1% (+46 milioni) a quota 124 milioni. L'indebitamento industriale netto del gruppo del Cavallino è sceso invece a 578 milioni, rispetto ai 653 milioni del 31 dicembre 2016, soprattutto grazie alla generazione di free cash flow industriale.
La distribuzione ai possessori di azioni ordinarie e gli acconti d'imposta versati per il 2017 influiranno cosi' sui trimestri successivi, anticipano dal gruppo presieduto da Sergio Marchionne.
Approfondendo sulle vendite, fanno sapere da Maranello, il risultato del primo trimestre è stato trainato da un aumento del 50% delle vendite dei modelli a 12 cilindri (V12), in parte compensato dalla riduzione del 3% delle vendite dei modelli a otto cilindri (V8). La forte performance dei modelli V12 è stata guidata dalla Gtc4Lusso, da LaFerrari Aperta e dalla F12tdf, andamento in parte compensato da quello della F12berlinetta, giunta al suo sesto anno di commercializzazione e in via di uscita dal mercato, mentre la California T si trova ora al suo quarto anno di commercializzazione.
(DIRE)
