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Modena Antiquaria ospita la Lastra dei "Niobidi". Il reperto che racconta Mutina

In origine doveva decorare un monumento funerario, probabilmente nella necropoli di Mutina che si estendeva lungo la Via Aemilia, a oriente della città. Oggi è divenuta uno dei simboli della Modena Romana

Un ospite assolutamente in tema accoglierà i visitatori di Modena Antiquaria, all’ingresso della manifestazione che si svolge al quartiere fieristico dall’11 al 19 febbraio. È la lastra “dei Niobidi”, prestigioso reperto della raccolta di età romana dei Musei civici di Modena, che lascia le collezioni di Palazzo dei Musei per segnalare al pubblico dei visitatori della fiera un anniversario importante della città: i 2.200 anni dalla fondazione (183 a.C.) della Mutina romana lungo la via Emilia.

L’esposizione del reperto romano – ha spiegato alla conferenza stampa di Modena Antiquaria Gianpietro Cavazza, vicesindaco e assessore alla Cultura – vale come un’anticipazione per “Mutina Splendidissima”, titolo degli appuntamenti coordinati dai Musei Civici con il sostegno di Fondazione Cassa di risparmio di Modena con cui, tra mostre, incontri, animazioni e altro, la città nel 2017 lancerà un ponte ideale alla scoperta delle sue origini e della sua storia. In attesa di rendere pubblici i programmi definitivi – ha aggiunto Cavazza - abbiamo colto la disponibilità di Modena Fiere a offrire uno spazio, anche per le prossime loro manifestazioni, ideale punto informativo per invitare i visitatori alla scoperta del cuore della città”.

La lastra “dei Niobidi”, in marmo bianco, databile al I secolo d.C., fu rinvenuta a Modena nel 1971 durante lavori per la costruzione di un edificio in via Crespellani. In origine doveva decorare un monumento funerario, probabilmente nella necropoli di Mutina che si estendeva lungo la Via Aemilia, a oriente della città. Il rilievo, che raffigura un episodio della mitologia greca, fu scolpito da una bottega di tradizione neoattica su modello di un originale realizzato nel V secolo a.C. da Fidia. Il celebre scultore greco aveva infatti rappresentato questo mito su una lastra che decorava il trono di Zeus a Olimpia. L’opera, di grande bellezza, venne più volte copiata nei secoli successivi da artisti romani, e l’esemplare modenese è uno dei tredici rilievi orizzontali noti, ai quali si aggiunge il cosiddetto “Disco Castellani” del British Museum, con le figure disposte sulla superficie di un tondo marmoreo.

L’esposizione della Lastra dei Niobidi all’ingresso di Modena Antiquaria sottolinea un altro elemento di sintonia tra la manifestazione e le iniziative per l’anniversario di fondazione di Mutina, in cui sarà valorizzata anche quella sensibilità verso l'antico che studiosi, letterati e artisti, desiderosi di essere eredi di quella tradizione, esplorarono attraverso la cultura antiquaria a partire dal Rinascimento.

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