rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Cultura

Al Museo Civico nasce uno spazio dedicato alla storia del fumetto

Grazie a mostre, donazioni e depositi aumenta il patrimonio di opere sulla storia modenese (Carosello, Supergulp, Comix e non solo) che troverà posto all’ex Estense

Il teatrino televisivo di Carosello, con le sue celebri icone pubblicitarie, i fumetti in tv di “Gulp!” e “Supergulp!”, le strisce di Comix e tante altre testimonianze fumettistiche e animate che hanno contribuito a fare di Modena una capitale nazionale del settore. Sono alcuni degli elementi che caratterizzeranno lo spazio dedicato al fumetto e all’animazione nel Museo civico di Modena che verrà realizzato con l’ampliamento dell’istituto culturale nell’edificio dell’ex Ospedale Estense proseguendo il percorso di valorizzazione della tradizione grafica e umoristica cittadina del secolo scorso”

Dopo la mostra del 2020 “Anni molto animati”, dedicata a mezzo secolo di storia del fumetto e dell'animazione modenese, infatti, tra donazioni e depositi il Museo può già contare su 250 disegni, oltre 30 pellicole, una decina di pezzi tra merchandising e pubblicazioni, una ventina di attrezzature tecniche e diverse sceneggiature. “Materiali – spiega l’assessore alla Cultura Andrea Bortolamasi - che nella loro varietà sono in grado di testimoniare una felice stagione creativa ed economica sia locale che nazionale, in cui si riflettono le trasformazioni sociali e dell’immaginario giovanile dagli anni Quaranta ai Novanta del ‘900”.

Tra i diversi nuclei di materiali depositati, grazie alla concessione del gallerista Andrea Losavio, sono giunte al Museo civico alcune opere di Paul Campani, capostipite del fumetto e dell'animazione modenese: “Il sogno dell'inventore”, una storia completa datata 1940; il supereroe Misterix, divenuto famoso in Argentina negli anni 50; numerosi disegni di spot animati per il cinema e la televisione, come l'Omino coi baffi Bialetti, Angelino o La Smorfia realizzati alla Paul-film, lo studio di produzione cittadino fondato da Campani nel 1954 e divenuto tra i più grandi d'Europa.

Sono tanti i donatori e altrettante le opere acquisite dal museo. Ai disegni concessi da Losavio si aggiunge il leggendario Corto Maltese, creato da Hugo Pratt e adattato da Secondo Bignardi per la trasmissione Supergulp. All'opera di Bignardi, importante animatore modenese aperto ai linguaggi più innovativi, rimanda anche una serie di disegni pubblicitari concessi al Museo dal figlio Fabio.

A Renato Berselli si deve la donazione di un cospicuo nucleo di suoi disegni d'animazione risalenti all'epoca di Carosello ideati da Guido De Maria e di pellicole 35 mm di Calimero, l'immortale pulcino nero animato negli anni Sessanta presso lo studio Cartoncine di Modena.

Alla stretta collaborazione con maestri dell'animazione nazionale rimandano numerosi disegni donati da Loretta Magnani, fondatrice nel 1972 assieme a Giancarlo Marchesi dello studio cittadino GLM. Tra i nomi più famosi vi sono Bruno Bozzetto e Pierluigi De Mas, Romano e Osvaldo Cavandoli autore dell’intramontabile “Linea”.

Altro protagonista del fumetto modenese è Massimo Bonfatti in arte Bonfa che ha concesso in Museo la divertente storia “Il rapimento del tenore Paperotti” del 1990, un omaggio a Luciano Pavarotti di cui è co-protagonista il celebre Cattivik.

Appartengono agli anni Novanta le pubblicazioni edite a Modena del fumetto “Iron Heart” di cui il fondatore Franco Tralli ha donato una cospicua serie di tavole e la storia “Missione bontà” apparsa su uno speciale numero natalizio di Comix concessa in comodato dalla Casa editrice Franco Cosimo Panini, la rivista diretta da Beppe Cottafavi e Guido De Maria, pubblicata dal 1992 al 1997. A prenderne parte sono tra gli altri Ferruccio Alessandri, Massimo Bonfatti, Bonvi Massimo Cavezzali, Stefano Disegni & Massimo Caviglia, Enzo Scarton, Roberto Totaro, fino alla partecipazione straordinaria di Benito Jacovitti.

Assieme alle opere grafiche, sono poi arrivate strumentazioni tecniche in grado di documentare l'aspetto artigianale e manuale dell'animazione oggi totalmente sorpassato dall'utilizzo del computer.

All'importante deposito costituito al Museo civico, si vanno infine ad aggiungere altre donazioni di tavole a giunte arrivate in museo tra il 2011 e il 2013 a seguito delle iniziative del “Bonvi Parken”, organizzate dall'assessorato alla Cultura. Fra queste vi sono tavole donate da Marino Neri, Roberto Baldazzini e da Cladudio Onesti in arte Clod, allievo di Bonvi.

Alle tavole si aggiungono, infine, alcune sceneggiature donate da Claudio Nizzi uno dei maestri del settore. Tra queste “Fuga da Anderville”, una delle più famose storie di Tex, di cui Nizzi è tra gli autori più prolifici.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Al Museo Civico nasce uno spazio dedicato alla storia del fumetto

ModenaToday è in caricamento