rotate-mobile
Politica

Revisori, il parmigiano Broglia verso la “sofferta” conferma

Dopo le verifiche con la Prefettura, il Consiglio Comunale di Modena non potrà che approvare l'insediamento dell'ex assessore di Parma nel collegio dei Revisori dei Conti. Malumori e proteste: "Il parlamento cambi a legge"

Il Consiglio comunale di Modena voterà come presidente del suo collegio dei revisori dei conti l'assessore al Bilancio del Comune di Parma ai tempi del sindaco Pietro Vignali, quelli del buco da 800 milioni di euro e dell'inchiesta "Public money". Il diretto interessato, Gian Luca Broglia, va nominato, pena l'omissione di atti d'ufficio a carico dei consiglieri comunali e, teme qualcuno, il rischio di commissariamento dell'ente. È questo l'esito delle ultime verifiche sotto la Ghirlandina sull'ormai 'caso Broglià, portate avanti ieri sera tra i due gruppi più in fermento sulla vicenda: il Pd e il Movimento 5 Stelle.

Tuttavia, se dunque ci si adeguerà all'esito del sorteggio a cura della prefettura, Modena non vuole rinunciare ad un gesto 'ribelle'. Nella delibera sui revisori per il prossimo triennio, infatti, si ricorrerà alla formula secondo la quale "il Consiglio comunale prende atto" del sorteggio imposto e, di conseguenza, provvede a dare il via libera sulla nomina. Non solo: Pd e M5s, in particolare, stanno studiando un ordine del giorno, da condividere con gli altri colleghi all'interno dell'aula, per chiedere di modificare la nuova legge sulla nomina dei revisori negli enti locali (la 148 del 2011). L'appello, secondo le prime intenzioni, verrà rivolto a tutti i parlamentari locali ma anche diffuso in tutte le Province e in tutti i Comuni dell'Emilia-Romagna.

Mentre il sindaco Gian Carlo Muzzarelli aveva stoppato la prima delibera in Consiglio lunedì chiedendo al prefetto Michele Di Bari un supplemento di istruttoria, i consiglieri a palazzo mostrano insomma di non voler restare con le mani in mano. La nuova delibera sui revisori non compare nel programma dei lavori consiliari di giovedì 19, dunque slitterà: ma c'è tempo più o meno fino a metà aprile, visto che la legge colloca entro 45 giorni dal sorteggio l'approvazione in aula.

Broglia, da parte sua, aveva già fatto capire di essere stato contattato per una prima disponibilità dal Comune modenese e, quindi, di voler aspettare la fumata bianca sul suo conto. L'ex assessore al Bilancio di Vignali, del resto, non risulta indagato (lo era inizialmente per l'ospedale Vecchio di Parma) e dunque non accusa incompatibilità formali, nonostante le evidenti questioni di opportunità. In ogni caso, in Consiglio a Modena si è cercato il parere di chi attraverso la nuova legge è già passato in questi anni, ovvero lo stesso Consiglio di Parma.

Il capogruppo M5s modenese Marco Bortolotti, soprattutto, si è confrontato con il presidente del Consiglio parmigiano Marco Vagnozzi, grillino a sua volta. Spiega alla 'Dirè Vagnozzi: "Siamo stati tra i primi a dover applicare la nuova legge. A gennaio 2013 abbiamo sostituito un revisore, che aveva fatto causa al Comune e quindi si era reso incompatibile, rimpiazzandolo con un professionista di Santarcangelo di Romagna. È una della anomalie della nuova legge, che 'pesca' in ambito regionale e quindi può far incrementare i costi degli spostamenti... La legge- tira le somme Vagnozzi - andrebbe modificata: voleva togliere le nomine al controllo politico ma si sta rivelando poco efficace, come si vede, e cala dall'alto da gente che non sa nulla di enti locali". Il presidente parmigiano, infine, spezza una lancia a favore di Muzzarelli, già attaccato a Parma da Forza Italia sul caso revisori: "Ha fatto bene a chiedere comunque ulteriori verifiche al prefetto". (DIRE)

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Revisori, il parmigiano Broglia verso la “sofferta” conferma

ModenaToday è in caricamento