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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica Via della Manifattura dei Tabacchi

Ex Manifattura Tabacchi, la Cassa Depositi e Prestiti "salva" il complesso

Lo Stato rileva l'area interessata da un intervento di riqualificazione che si è trasformato in un flop. Le cooperative edili escono dal progetto e le banche possono sperare di veder ripagato il debito milionario

Si è concretizzata in queste ultime ore un'operazione finanziaria decisamente importante per una parte della città di Modena: la Manifattura Tabacchi. Cassa Depositi e Prestiti ha infatti rilevato le quote finora in possesso delle cooperative edili in seno a Quadrifoglio Spa, la società che gestisce il complesso immobiliare oggetto di un importante intervento di riqualificazione, ahinoi rimasto incompiuto. Ora Immobiliare CDP, con un intervento da 28 milioni di euro - come riferisce La Gazzetta di Modena - controlla il 100% della società e potrà gestire in maniera autonoma il difficile tentativo di risanamento.

Come noto, infatti, nonostante il prestigioso intervento archittettonico gli spazi dell'ex Manifattura sono rimasti per lo più vuoti, rivelando con il passare dei mesi un debito che si aggirerebbe intorno al 40 milioni di euro. Una cifra davvero importante, che esponeva in maniera considerevole alcuni istituti di credito e che non offriva alcuna prospettiva minimamente positiva.

Quantomai provvidenziale, dunque, l'intervento pubblico, in un contesto che in questi anni non ha mancato di suscitare anche aspre polemiche politiche, in particolare per il legame stretto tra la società e l'Amministrazione. Le acque agitate in cui si trova il complesso, tuttavia, avranno sicuramente come conseguenza il prolungamento dello stallo dei lavori ancora incompiuti, in particolare quelli dell'imponente fabbrica situata alle spalle della ciminiera, che resta poco più che un rudere abbandonato.

La decisione della Cassa Depositi e Prestiti non ha mancato di suscitare reazioni polemiche da parte della politica. "Fatta passare come un intervento di salvataggio da cui la cittá trarrebbe vantaggio, la decisione nasconde in realtà l’intervento di uno Stato ancora una volta al fianco della finanza e delle banche e lontano dalle esigenze dei cittadini", attacca la lista di sinistra Potere al Popolo. "Nonostante i conti drammatici del privato e l'esposizione di Bper, la Cassa Depositi e Prestiti avrebbe addirittura trovato i fondi per completare il restauro della struttura da 14.000 metri quadrati al fianco della ciminiera - aggiunge Potere al Popolo -. È l’ennesimo caso di investimenti privati con paracadute pubblico che conducono alla privatizzazione degli utili e alla socializzazione delle perdite. Una beffa se si pensa che parliamo dello stesso Stato che poi taglia i fondi sulla sanità e sul welfare".

Perplessa anche la Lega Nord di Modena: "Un tale esborso di denaro pubblico deve essere giustificato, chiediamo perciò di conoscere nei dettagli il piano di rilancio del progetto, che francamente ci pare pura utopia. Chi acquisterebbe mai un appartamento, in una zona così poco sicura, vista la presenza contemporanea del SERT e dell'ex Scalo Merci (ora in stato di completo abbandono)? con a fianco una struttura fatiscente che sarà impossibile recuperare in tempi brevi? - si domanda il Carroccio - Saremmo felici per i pochi proprietari che tutto si risolvesse, ma siamo pessimisti, come immaginiamo lo siano i creditori, alcuni avrebbero già manifestato, infatti, molte perplessità".

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