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Stadio "Braglia", mozione della Lega in Comune per vendere l'impianto

La richiesta del Carroccio, sottoscritta da Forza Italia, invita l'Amministrazione a cedere lo stadio. Rivetti aveva già dato disponibilità all'acquisto per un progetto di valorizzazione

Dopo le voci che si erano rincorse nelle ultime settimane e la conclamata disponibilità della famiglia Rivetti a farsi carico dell'acquiso dello stadio "Braglia", è la Lega a fare il primo passo concreto sullo scenario politico. Il Carroccio ha infatti depositato una mozione, sottoscritta anche da Forza Italia, in cui si chiede alla Giunta di "individuare soluzioni di vendita dello stadio Alberto Braglia o convenienti proposte di partenariato pubblico privato finalizzati alla valorizzazione".

"Siamo contenti che ci sia una proprietà moderna che abbia il desiderio di investire nel Modena calcio, e quindi nella nostra città tutta, per fare crescere questo sport a dei livelli importanti sia nazionali che internazionale - ha spiegato il capogruppo leghista Aberto Bosi - Il Comune da anni è costretto a far fronte alle esose prescrizioni delle Leghe Nazionali che mettono in difficoltà sia l'amministrazione stessa per i tempi di attuazione degli interventi
richiesti e sia la società Modena Fc che in caso di mancata realizzazione rischia l'iscrizione al campionato. I costi di manutenzione dell’impianto sono molto elevati per i cittadini modenesi e tali risorse, se lo stadio fosse ceduto, potrebbero essere impiegate per sostenere le imprese e le famiglie che vertono purtroppo in gravi difficoltà economiche a causa della guerra e della pandemia".

Il Carroccio suggerisce anche all'Amministrazione di "disegnare un percorso fondato su una scelta urbanistica precisa e impegnativa, quella cioè di rinnovare lo Stadio nella sua attuale collocazione, per costruire intorno alla struttura una nuova centralità urbana in grado di riqualificare e contaminare positivamente i suoi contorni urbani. Tale intervento porterebbe benefici al contesto urbano in termini riqualificazione del quartiere, restituirebbe alla città un'innovativa attrezzatura dedicata allo sport e al tempo libero, vivibile sette giorni su sette fornendo nuovi servizi anche commerciali ai cittadini".

In questo ambito si inserirebbe il progetto che i Rivetti hanno in qualche modo già delineato, con la realizzazione di un museo della storia canarina e l'ammodernamento dei servizi. Nelle intenzioni vi sarebbe dunque un salto di qualità, quello che deriva dal possedere uno stadio di proprietà e di conseguenza vincola le società ad ampliarne l'utilizzo anche al di fuori delle sole partite ufficiali, dando spazi anche ad eventi pubblici. Le esperienze europee hanno infatti dimostrato che un utilizzo virtuoso di queste strutture da parte delle società sportive è possibile, per quanto occorra un cambiamento di mentalità.

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