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La lettera di una maestra modenese a Renzi: "Questa legge mi spaventa"

Un'insegnate di scuola primaria esprime in una lettera al Premier tutta la sua diffidenza nei confronti dell ddl 'Buona Scuola': "Qui i master e le lauree si comprano a al supermercato! Lei pecca di ingenuità"

Egr. Presidente del Consiglio,
la ringrazio di cuore per la lettera che ha inviato a me e a tutti i miei colleghi di questo nostro splendido e così disastrato Paese.

Premetto che non sono contraria a tutta la riforma, ma dissento su qualche punto. Concordo sulla formazione e mi piace molto questa idea della carta del professore; un docente ha il dovere morale oltre che professionale di continuare a studiare lungo tutto l'arco della propria vita. Insegno nella scuola primaria dunque sono una "maestra"; adoro questo termine e mi piace essere chiamata così, ma spero vivamente che la carta del professore sia prevista anche per i maestri!

Sono laureata in lingue e ho appena preso una Laurea Magistrale in Dirigenza e coordinamento dei servizi scolastici ed educativi. E sa perché? Perchè il mio sogno è diventare dirigente, ma non una dirigente che ce la fa perchè ha azzeccato un buon compito scritto ed ha imparato a memoria la pappardella da sciorinare durante l'esame orale. Voglio sapere tutto su cosa fa un dirigente, voglio acquisire competenze e sono convinta che l'ideale sarebbe effettuare uno stage di qualche mese accanto ad un preside e lavorare al suo fianco giorno dopo giorno, per toccare con mano come si dirige davvero un'istituzione scolastica.

Ma le confesso che il tipo di dirigente disegnato da questo ddl mi spaventa. Mi sembra di aver capito che ci saranno degli albi territoriali da cui il dirigente sceglierà tra i vincitori di concorso; d'accordo ma in base a quale criterio? Il curriculum personale del docente? In Svezia e in Norvegia questo funzionerebbe benissimo. Ma le ricordo, Presidente, che siamo in Italia. Qui i master e le lauree si comprano a al supermercato! La mia laurea me la sono sudata: ho studiato in ogni momento libero negli ultimi anni; ho preso il mio bel trenino e sono andata a Roma 16 volte a dare i miei esami; e non sono andata a Roma per comprare la mia laurea ma perchè questo corso era attivo in 3 università ed io ho scelto semplicemente quella che costava un po' meno. Ho comunque speso parecchi soldi e non immagina che fatica ...quante cose non mi sono comprata e a quante cene fuori ho dovuto rinunciare. Alla fine mi sono laureata per la seconda volta e può immaginare la soddisfazione e la mia autostima alle stelle! Per poi sentirmi dire: "ma sai che se ti iscrivi a quel corso, paghi, acquisti crediti e non devi nemmeno studiare! Dài solo un esame proforma alla fine". 

Che tristezza Presidente. Da quando si è cominciato a parlare di aumenti di stipendio per meriti è cominciata anche la corsa all'iscrizione a questi enti che propongono istruzione e formazione online. Lo sa come andrà a finire? Che chi ha più soldi si creerà un bel curriculum ... gli altri ...bhè ...  si arrangeranno. E i presidi dovrebbero scegliere in base a questi falsi curriculum? 

Quando lei dice che i dirigenti non chiameranno il parente o l'amico commette un peccato di ingenuità; io voglio credere che lei sia in buona fede, non lo dubito, ma la invito a riflettere su questo problema. Per risollevare questo Paese abbiamo bisogno di persone come lei che si rimboccano le maniche e "fanno cose" senza lasciar passare il tempo semplicemente scaldando la poltrona; ma se lei dice di voler ascoltare tutti, questi "tutti" li ascolti davvero e ne tenga conto, non vada avanti a testa bassa. Capisco che sia difficile ascoltare milioni di italiani e ad un certo punto qualcuno le decisioni dovrà pur prenderle. Ma la prego, faccia tesoro di ciò che desidera la maggioranza dei cittadini o meglio, in questo caso, degli insegnanti, che le difficoltà della scuola italiana le vivono tutti i santi giorni. In questo Paese abbiamo bisogno di più democrazia, è necessario tenere la Costituzione sul comodino accanto al letto e rileggerla un pezzetto tutte le sere; e se vogliamo che gli italiani rispettino le leggi, bisogna che i politici stessi ed il Governo per primi rispettino la Costituzione e le leggi, un po' come il padre che deve dare il buon esempio ai figli.

Le sembra giusto che un concorso come quello dei dirigenti scolastici di cui abbiamo così bisogno, non sia ancora stato bandito nonostante già nel decreto del Ministro Carrozza (Decreto del 7 aprile 2014, n. 58) si sarebbe dovuto bandire il concorso entro il 31 dicembre del 2014? Io non sono esperta di diritto ma, mi perdoni, come funziona? Chiunque salga al Governo può fare delle leggi e poi chi sale dopo fa finta di niente e ne fa delle altre? 

Io da semplice cittadina queste cose non le capisco. Ai miei alunni di prima elementare, quest'anno ho insegnato l'inno nazionale e dovrebbe sentire come si esaltano quando lo cantano! Da settembre cominceremo a parlare della Costituzione e impareremo a rispettarla e ad esserne orgogliosi. Così come ho fatto con lo scorso ciclo scolastico. Non perderò la speranza, ma vorrei tanto avere un segnale dall'alto (e non intendo il buon Dio che ha altro a cui pensare, ma il nostro più terreno Presidente del Consiglio), un segnale che mi faccia capire che sto andando nella giusta direzione con i miei alunni, insegnando loro ad avere rispetto per le istituzioni e per le nostre leggi. 

Grazie per il tempo che mi ha dedicato.
Le auguro buon lavoro nella convinzione che il suo "buon lavoro" serva a far stare bene noi cittadini. 
Patrizia Spada

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