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Un problema informatico fa scattare multe per il pagamento dei passi carrai, protesta il M5S

I pentastellati sollecitano il Comune di Modena: "La giunta si impegni affinchè i problemi informatici non ricadano sui cittadini. Serve la domiciliazione automatica delle casse comunali"

"Un giorno di ritardo per motivi informatici ha fatto scattare multe per i cittadini di 39 euro. Ci chiediamo come mai, invece di tartassare i cittadini, il Comune non vada incontro ai modenesi approvando la domiciliazione automatica delle tasse comunali". Così il Movimento Cinque stelle interviene sulle cartelle "pazze" relative ai passi carrai 2021 che stanno ricevendo in questi giorni i cittadini, chiedendo alla giunta di impegnarsi affinchè ritardi 'virtuali' non pesino sulle tasche dei modenesi.

"Si aspetta un luglio rovente per i cittadini modenesi e non solo per via del clima pazzo provocato dal cambiamento climatico ma anche per colpa delle cartelle pazze relative ai passi carrai 2021 che stanno ricevendo in questi giorni. La scadenza dei passi carrai é il 30 giugno – spiegano gli esponenti pentastellati - ma per un problema informatico i soldi pagati quel giorno sono stati accreditati al comune il giorno successivo, 1 luglio. Un solo giorno di apparente ritardo ha generato una multa di ben 39 euro, che verrà prontamente annullata dalla sola impiegata dell'ICA presente in questi giorni sempre se i cittadini hanno conservato la ricevuta di pagamento o se fossero in città all'arrivo della raccomandata. Possibile che visita la crisi economica che viviamo il comune di Modena voglia tartassare i suoi onesti cittadini? Perché invece non gli viene incontro approvando la domiciliazione automatica delle tasse comunali che oltre a evitare questi disguidi porterebbe con lo sconto di legge del 20% un minimo di sollievo ai portafogli dei modenesi?"

"Abbiamo proposto per ben due volte che x la TARI si organizzasse con addebito automatico e la Giunta ha sempre detto no – tuonano i grillini - Ricordiamo che a febbraio dello scorso anno avevamo fatto presente come l’impatto dell’emergenza da Covid-19 avesse portato alla chiusura o alla riduzione di molte attività economiche, produttive, commerciali e dei servizi. In base alla comunicazione dell’Associazione Ristoratori di Modena e Provincia l’andamento delle aperture per l’anno 2020 si era configurato con 51 giorni di chiusura totale e solo 68 giorni con l'apertura normale. La perdita percentuale di fatturato per queste imprese oscillava tra il 60% e l’85% e, per questo motivo, avevamo chiesto alla Giunta di riconoscere alle categorie indicate una riduzione ulteriore di almeno 25% di TARI per l’anno 2020 e accelerare le modalità burocratiche per permettere che questo alleggerimento di costi fosse concreto e tempestivo, aggiornando le procedure in modo che fosse possibile già dalla prima rata TARI 2021 per tutti di usufruire dello sconto previsto in base al su richiamato decreto-legge per chi opta per la domiciliazione bancaria. Eppure ciò non era avvenuto ed oggi sono nuovamente i cittadini a rimetterci per scelte sbagliate dell'Amministrazione".

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