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Ampliamento della pista di Marzaglia, Muzzarelli conferma di voler andare fino in fondo

Il sindaco ha ribadito oggi l'esigenza dell'impianto di via Pomposiana di dotarsi di una rettilineo per il chilometro lanciato, a afavore degli investimenti del settore dell'automotive locale. Ma il Comitato non ci sta

Conferme sul potenziamento della pista di Marzaglia arrivano oggi dal sindaco Gian Carlo Muzzarelli, che nella tradizionale conferenza stampa di fine anno con la stampa modenese ha sottolineato la volontà di procedere per dotare l'autodromo di una struttura aggiuntiva, come si vocifera da anni e come in realtà era anche in certi piani originari di costruzione che poi non si sono concretizzati. L'obiettivo, in termini concreti, è quello di dotare la pista prove di un ulteriore rettilineo di circa un chilometro, per poter ospitare le prove di veicoli di categoria superiore, come per altro richiesto dalle case automobilistiche.

L'ampliamento, infatti, si intreccia in maniera indissolubile con le esigenze economiche della Motor Valley, presenti e future, alle quali la struttura di via Pomposiana attualmente non è in grado di rispondere, anche per l'assenza di quel "chilometro lanciato" che rientra nei test motoristici. La nuova striscia d'asfalto dovrebbe quindi sorgere entro i confini attuali della proprietà e correre parallela alla pista dell'adiacente aeroporto.

Muzzarelli ha spiegato che esiste la richiesta da parte dell'attuale proprietà e che il tessuto economico si è espresso in maniera favorevole, appunto nell'ottica di una valorizzazione della motor valley in chiave regionale. Il primo cittadino - conscio delle critiche che arrivano dal mondo ambientalista - ha anche sottolineato come tutto il comparto automotive modenese stia virando in maniera sensibile verso la propulsione elettrica e che le funzioni di ricerca e sviluppo sarebbero sempre e comunque prioritarie rispetto alla funzione "corsaiola" della pista.

Di fronte alla prospettiva sempre più concreta di un avvio dei lavori in questa direzione, nei giorni scorsi era tornato a farsi sentire anche il Comitato contro la pista di Marzaglia, per voce del rappresentante Nino d'Eugenio, che aveva puntato il dito contro le difficoltà economiche che l'attuale gestione dell'impianto starebbe affrontando. "Prima di parlare di raddoppio della pista di Marzaglia Il Comune di Modena dovrebbe chiedersi se l’impresa sia sostenibile onde evitare che i costi di un fallimento ricadano sulla comunità. I conti in rosso della società che la gestisce sono, purtroppo, un segnale poco rassicurante - ha dichiarato D'Eugenio, che ha poi aggiunto - Inoltre la pista di Marzaglia ha ricevuto le autorizzazioni ambientali (VIA) come "Centro Guida Sicura” e non per essere in utilizzata come Autodromo dove si corre praticamente tutti i giorni, anche questo è un aspetto che bisogna portare all’attenzione della magistratura. La domanda che poniamo agli amministratori è: perché continuare a sostenere progetti che danneggiano l'ambiente e l'economia? Interrompiamo questa spirale di investimenti negativi, e dedichiamo le risorse alla rinaturalizzazione dell’aria di Marzaglia".
 

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