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"Modena Cambia" in presidio davanti a Maserati: "Il marchio deve essere ceduto allo Stato"

Anche gianni Alemanno alla manifestazione con la lista locale e il candidato sindaco Daniele Giovanardi: "Il governo deve salvare Maserati"

Sabato la lista “Modena Cambia”, insieme al Segretario del Movimento Indipendenza Gianni Alemanno al candidato Sindaco Daniele Giovanardi e la capolista Beatrice De Maio, ha organizzato una manifestazione davanti alla sede della Maserati per sollecitare un intervento del Governo per salvare lo storico marchio dell’automotive italiano. Come noto la casa del Tridente sta attraversando un periodo complesso, con una cassa integrazione prolungata in via Divisione Acqui e la prospettiva di molti esuberi nel comparto ingegneristico.

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GIanni Alemanno ha spiegato: "Il Governo Meloni deve mettere il caso Maserati al centro del tavolo aperto con Stellantis, non solo per difendere i posti di lavoro in pericolo, ma come scelta strategica per salvare il settore automotive in Italia. Di fronte al chiaro intendimento di Carlo Tavares di smantellare gli stabilimenti nel nostro paese e di ridimensionare tutti gli storici marchi italiani, le mezze misure servono solo a prolungare questa agonia continuando a sacrificare enormi risorse pubbliche. Il Governo, a meno di un radicale ripensamento di Stellantis sulle sue prospettive in Italia, deve lavorare per costruire un nuovo polo di produzione di auto in Italia. Lo ha già detto il Ministro Urso: se Tavares non garantisce la produzione di almeno un milione e mezzo di autovetture in Italia, è necessario pensare ad un nuovo produttore auto in Italia. Ma non incentivando – come dicono le fonti governative - la creazione di impianti industriali di marchi esteri, che finirebbero per rendere ancora più fragile questo settore in Italia. Bisogna invece puntare al rilancio degli storici marchi delle auto di lusso con cui tutto il mondo identifica la produzione italiana e che sono gli unici che possono rimanere competitivi nel mercato globale mantenendo la produzione nel nostro paese, senza continuare a dissanguare le casse statali italiane con continui incentivi, come è successo ormai negli ultimi cinquant’anni a favore del Gruppo Fiat. Per questo il Governo deve costringere Stellantis a cedere allo Stato gli impianti e il marchio di Maserati, come primo nucleo di un nuovo polo delle auto di lusso in Italia, da costruire con un preciso piano industriale e con adeguate alleanze industriali internazionali. Il Governo, se vuole, ha tutti gli strumenti per costringere Stellantis a più miti consigli e per costruire un progetto industriale duraturo a tutela del Made in Italy e del lavoro italiano. Ma per fare questo bisogna superare i dogmi ideologici liberisti secondo cui lo Stato non può avere un ruolo diretto nella promozione del patrimonio industriale italiano.” 

Giovanardi e De Maio hanno aggiunto: "Il nostro primo impegno alla guida del Comune di Modena sarà quello di difendere il lavoro e il patrimonio produttivo della nostra Città, oggi messo in pericolo dalle dinamiche della globalizzazione a cui tutti i governi che si sono succeduti alla guida della nostra Nazione, non hanno saputo dare risposte. In questo quadro la difesa del polo industriale e di ricerca della Maserati è per noi un impegno fondamentale che metteremo al centro di tutte le politiche comunali. Per questo ci impegniamo a rafforzare tutti i servizi comunali necessari al buon funzionamento degli impianti produttivi e alla tutela dei diritti dei lavoratori, dai trasporti, alla viabilità, all’accesso alle reti di servizi, fino al welfare e al diritto alla casa. Ma ci impegniamo anche a sostenere tutte le proteste dei lavoratori per avere dai governi nazionale e regionale risposte alla crisi del settore automotive a Modena, chiedendo di partecipare ai tavoli di concertazione deve si confrontano su questi problemi sindacati, parti datoriali e istituzioni. Insieme a questo faremo sentire la voce di Modena contro la guerra, perché fino a quando il governo continuerà a mandare armi in Ucraina non ci saranno risorse disponibili per rilanciare lo sviluppo economico italiano".

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