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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica San Prospero

Battuta sessista, il sindaco Borghi si scusa e si autosospende dal Pd

"Mai ho voluto mettere in discussione od in cattiva luce la loro professionalità e la loro abnegazione e li ringrazio per l’impegno che stanno mettendo in campo in questo momento di grande difficoltà"

Il Sindaco di San Prospero Sauro Borghi fa ammenda dopo l'infelice battuta di stampo sessista che ha causato tantissime polemiche, in primis dalla sua stessa parte politica, ovvero il centrosinistra nelle cui fila Borghi milita. Sul palco durante un incontro pubblico sulla sanità locale, infatti, il primo cittadino si è rivolto scherzando ai medici che stavano parlando delle nuove assunzioni di personale commentando "a te danno donne belle, giovani e aitanti, a lui solo catorci", rivolgendosi appunto ad alcune donne assunte dalla sanità territoriale.

Dopo al pioggia di critiche Borghi si autospeso dal Partito Democratico al quale è iscritto e ha rivolto scuse a tutti: “Non avrei mai voluto apparire sui giornali per quello che è successo, ma per l’impegno profuso per la mia comunità e per tutte le comunità del territorio della Bassa. Ma è successo e come si dice non si tratten lo strale quando dall’arco uscì", ha commentato oggi in conferenza stampa.

Nella sua lettera aperta si legge: "Le scuse a tutti i primari, medici, infermieri del nostro Ospedale Santa Maria Bianca, della nostra sanità territoriale, siano essi uomini o donne, che mi conoscono e sanno quanto li stimo. Mai ho voluto mettere in discussione od in cattiva luce la loro professionalità e la loro abnegazione e li ringrazio per l’impegno che stanno mettendo in campo in questo momento di grande difficoltà in carenza di risorse finanziarie ma soprattutto umane, con nuove progettualità per il bene del nostro territorio e per la difesa della sanità pubblica; chiedo scusa a tutte le donne che da anni portano avanti con impegno l’obiettivo delle pari opportunità e le battaglie sulla violenza di genere che ho sempre condannato e sempre condannerò; chiedo scusa alle donne del Pd che correttamente hanno preso le distanze dalla mia affermazione che in quel contesto voleva essere solo una battuta ironica, sicuramente infelice, ma per loro rispetto mi sono autosospeso dal partito; faccio a loro presente che i loro valori sono gli stessi che animano me da sempre".

"Chiedo scusa alle mie figlie che mi hanno ammonito sull’accaduto ma conoscendomi hanno compreso che le mie sono scuse sentite. Mi auguro che non si alimentino ulteriori polemiche, perché mai e poi mai ho pensato di offendere nessuno. Penso che questa situazione sia stata fortemente decontestualizzata e troppo strumentalizzata e spero che da domani si parli dei veri problemi che attanagliano il nostro territorio (viabilità, sanità, Aimag, attrattività per citare alcuni esempi). Per questi non verrà a meno il mio impegno".

"In passato sono stato un fautore della nascita del centro antiviolenza del territorio, promotore della nascita dell’associazione “I talenti di Minerva”, formato da donne che hanno come primo obiettivo la parità di genere. Ho fatto, anche recentemente, incontri presso le scuole per parlare di diritti e libertà delle giovani donne condannando ogni forma di violenza, fisica e verbale. Ho stanziato risorse per dare risposte all’asilo, alle giovani mamme e ho recentemente tinteggiato di rosso la panchina scolorita di fianco al Comune simbolo della lotta contro la violenza alle donne".

"Mi ritengo sindaco della concretezza, sempre pronto a dar risposte alla comunità, ma anche sindaco che ha valori e principi che rispettano tutti, donne comprese. Per finire, nostro Signore disse: “Chi è senza peccato scagli la prima pietra”. Io ho peccato, ma confido nel perdono".

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