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Folklore modenese | Figli e bambini in 10 proverbi dialettali modenesi

Affetto, preoccupazione, simpatiche e discutibili credenze: ecco 10 proverbi sul rapporto genitore-figlio in dialetto modenese

Una selezione di 10 proverbi in dialetto modenese attinti dal vasto repertorio di tradizioni e credenze popolari sulla famiglia e, in particolare, su figli e bambini.

1. I ragaz i cràssen a ca' ed chièter

I ragazzi crescono a casa degli altri

E' più facile notare i cambiamenti dei propri figli quando questi sono via da casa (a ca' ed chièter) per un po' poichè abituati a vederli tutti i giorni

2. Panza a punta a-n porta scòffia, panza tànda l'è 'na fàmna

Pancia a punta non porta cuffia (quindi un maschio), pancia tonda è una femmina

3. A taièr eli òng ai putìn i dvèinten lèder da grand

A tagliere le unghie ai bambini, questi diventano ladri da grandi

Una credenza popolare piuttosto discutibile e di cui non si conosce l'origine.

4. Bel in fàsa bròtt in piàza

Bello nella culla, brutto in piazza

Si dice che quando un bambino risulti essere bello appena nato, in fasce, allora da adulto diventerà "meno bello".

5. L'è cin, mo al gh'ha un capèss!

E' piccolo, ma ha un'intelligenza!

Complimento rivolto a bambini in tenera età ma di spiccata intelligenza.

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