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Folklore modenese | I 10 verbi tipici utilizzati (quasi) esclusivamente a Modena

Ecco allora una selezione di espressioni verbali tipiche modenesi che difficilmente si sentono pronunciare fuori regione o, addirittura, fuori provincia

Spesso di derivazione dialettale, i verbi tipici del lessico e del parlato quotidiano modenese (e perlopiù sconosciuti ad altre città) sono tantissimi. Ecco una selezione di quelli più utilizzati e conosciuti.

BAGAGLIARE. Dal dialetto bagaièr, significa “fare qualsiasi cosa”, essere impegnato nel fare qualcosa, perlopiù di manuale. 

BLISGARE. Dal dialetto blisghèr, significa “scivolare”.

BUSSARE. Dal dialetto bussèr, quando si utilizza questo verbo a Modena non si intende il “picchiettare” cortesemente con il pugno su una porta, bensì “picchiare” o “percuotere” qualcuno o qualcosa.

CAGNARE. Dal dialetto cagnèr, significa “rimproverare”, “sgridare” qualcuno in malo modo, con enfasi, sgarbatamente.

GNOLARE. Dal dialetto gnulèr, significa “lamentarsi”, soprattutto tipico dei bambini che emettono versi e piagnistei simili al miagolare [gnao] del gatto.

IMBALLARE. Dal dialetto imbalèr, significa “investire”, “andare addosso” a qualcuno o a qualcosa con un mezzo, ad esempio con l’automobile in strada.

SCANTARSI. Dal dialetto scantèr(e)s, significa “svegliarsi”, “riprendersi” da un momento di distrazione o incanto.

SRUFFIANARE. Dal dialetto srufianèr, si traduce con il comportarsi in maniera compiacente con qualcuno di cui vogliamo ottenere qualcosa, soprattutto favori o informazioni. 

SFURDIGARE. Dal dialetto sfurdighèr, significa “rovistare”, “stuzzicare”.

SMASSACRARE. Dal dialetto smassacrèr, significa “massacrare”.

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