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VIDEO | Mezzetti lancia un Patto per Modena: "Gentile, accogliente e responsabile"

Il candidato indicato dal Partito Democratico apre la corsa elettorale, in attesa di conoscere il perimetro della coalizione soprattutto il nome degli sfidanti

Prime parole pubbliche per Massimo Mezzetti, che sanciscono l'avvio della campagna elettorale sotto la Ghirlandina per quello che è il favorito (anche perchè finora unico) candidato alla carica di sindaco in occasione delle elezioni amministrative del 9 giugno. Designato dal Partito Democratico con il voto dell'Assemblea di giovedì scorso, Mezzetti è la figura cui i dem si sono appigliati per uscire dall'impasse in cui il partito si era impantanato e al tempo spesso per spendere un nome di sicuro spessore attorno al quale cementare una coalizione larga.

Un "Ritorno al futuro" per Mezzetti, che cita il film attingendo dal suo settore professionale di competenza. "Grazie al Pd per la stima e la fiducia che mi hanno manifestato e grazie a Muzzarelli per aver aderito alla proposta", ha esordito il candidato in conferenza stampa, senza negare la ritrosia che per un certo periodo ha mostrato: "Ho declinato a lungo perché quando ho finito in Regione quattro anni fa ho finalmente realizzato sogno della mia vita, con una professione in campo culturale. Rinunciare a un lavoro non è una cosa facile. La mia prospettiva, ora, è che non sono più padrone del mio tempo. E non è poco",

L'ex assessore regionale e comunale non nasconde quindi l'impegno per certi versi gravoso al quale è stato ri-chiamato e lo fa commuovendosi quando promette che "restituirò a Modena tutto quello che ho ricevuto da questa città che amo".

In merito alla prospettive di alleanze, al centro degli incontri dei prossimi giorni, Mezzetti spiega: "Muoverò i miei passi verso altri partiti e forze sociali e sindacali. Sono a disposizione per primarie di coalizione, ma non è un feticcio. Occupiamoci di problemi concreti. Vorrei proporre alla città un patto, fondato su programma chiaro. Serve un processo profondo per rinnovare l'equilibrio che Modena ha sempre saputo creare. Un patto di coesione sociale e di responsabilità tra società e individuo, nel contemperamento di diritti e doveri".

Un programma preciso e condiviso, che tuttavia parta da una visione importante, sulla quale Mezzetti si è soffermato a lungo in conferenza stampa, parlando di cultura e società e della complessità verso la quale è necessario "rieducare la cittadinanza". Una riflessione molto profonda che rappresenterà il cadine di un progetto politico che assume l'onere di dare continuità al governo cittadino da parte della sinistra, seppure molto cambiata rispetto a quando 35 anni fa Mezzetti arrivò a Modena, per poi assumere anche il ruolo di segretario del Partito dei Democratici di Sinistra nella prima fase post-comunista della storia cittadina. Sfida che ora il candidato sindaco è pronto a riabbracciare, per traghettare il centrosinistra in una fase non priva di incognite.

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