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VIDEO | Al via ottobre rosa: "Lo screening funziona si riduce la mortalità di oltre il 50%"

Aderire all’invito dell’Ausl permette di individuare precocemente lesioni e tumori in stadio iniziale, aumentando l’efficacia delle cure e abbassando il rischio di morte. Ma occorre fare di più, insistendo anche su stili di vita sani, all’insegna di corretta alimentazione e movimento.

Aderire allo screening mammografico riduce il rischio di mortalità del 56% per il tumore al seno, il più diffuso nelle donne nonché la prima causa di morte delle donne in Europa. Diagnosticare precocemente il tumore al collo dell’utero riduce del 50% mortalità e nel tempo ha ridotto del 40% l’incidenza (numero di nuovi casi annui) di nuovi tumori. Con lo screening del colon-retto la mortalità negli uomini si è ridotta del 65% e nelle donne del 54%, mentre l’incidenza dei tumori è calata del 33% negli uomini e del 21 % nelle donne.

Pochi, semplici dati che mettono in luce quanto sia importante una diagnosi precoce per ridurre drasticamente il rischio di morte a causa dei tumori al seno, al collo dell’utero e al colon-retto, ma anche per individuare le lesioni “precancerose”, ancora prima che queste si trasformino in tumori, intervenendo dunque tempestivamente. Una diagnosi precoce che da tempo è possibile grazie agli screening oncologici - percorsi gratuiti e rivolti a cittadine e cittadini di specifiche fasce di età - e che va associata a uno stile di vita sano.

Ottobre rosa: l'importanza di aderire agli screening oncologici 

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