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VIDEO | Rifugio e rinascita per persone in difficoltà: il Centro di accoglienza Papa Francesco

Visita dell’arcivescovo e del sindaco alla struttura di via dei Servi: "Uno stile di accoglienza dove il povero è soggetto attivo"

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Situato strategicamente nel cuore della città, in via dei Servi 18, il Centro Papa Francesco è molto più di un edificio; è un luogo dove la compassione e la gentilezza si fondono per creare un ambiente accogliente e inclusivo. Il centro offre un ampio ventaglio di servizi, dalla fornitura di un alloggio temporaneo per coloro che non hanno un tetto e inoltre sono disponibili servizi di supporto e orientamento per l'occupazione, affinché le persone possano ricostruire le proprie vite con dignità.

Il Centro Papa Francesco è un’Opera-segno fondata nel 2018 e finanziata dai fondi 8xmille della Conferenza episcopale italiana (Cei) attraverso il progetto Legami che Liberano. Il percorso, di durata triennale 2018-2022, aveva l’obiettivo di costruire ponti fra la comunità e le persone fragili riconosciute come portatrici di risorse anziché come vincolo per la società stessa. Di qui la scelta urbanistica, adoperata da monsignor Castellucci, di dar vita a un Centro di accoglienza con sede a pochi passi dal Sito Unesco.

Il CPF è infine sede di una convenzione tra Comune di Modena e Arcidiocesi, stipulata per la prima volta nel 2018 e rinnovata nell’agosto 2022 con la finalità di "agevolare i percorsi evolutivi delle persone e nuclei che si trovano in difficoltà rispetto ai fabbisogni primari ed alla propria rete relazionale".

Storie di Rinascita

Nour, Basma, Massimiliano, Seynabou cisse e Alì e tanti altri: tra le pareti del Centro, si intrecciano storie di rinascita. Il Centro Papa Francesco è un luogo che non solo offre supporto materiale, ma si impegna attivamente a creare opportunità e si pone l'obiettivo di fornire un trampolino di lancio per coloro che cercano di risollevarsi dalla povertà, concentrandosi sulla loro reintegrazione nel mondo del lavoro. Al centro del progetto due parole chiave "Indipendenza" e "socialità". Termini così diversi eppure entrambi necessari. L'indipendenza è sentita attraverso la responsabilità di dare ad ogni ospite del centro le chiavi del luogo per farli sentire a casa e autonomi. La socialità permea tutti gli altri aspetti della comunità, dall'utilizzo comune della mensa, dai laboratori di cucito etc. 

Il Volontariato al Cuore dell'Operazione

Il Centro di Accoglienza Caritas attinge alla forza del volontariato, con individui dedicati che contribuiscono al benessere della comunità. La diversità di competenze e la passione dei volontari creano un ambiente che trascende il semplice sostegno materiale, offrendo anche un sostegno emotivo e morale prezioso. Tra questi la Scuola di italiano “Penny Wirton”, interamente gestita da volontari, la società San Vincenzo de’ Paoli – che dal 2023 opera nei locali del Centro Diurno –, il progetto “Intrecci comunitari” con i laboratori di cucina e sartoria e infine la biblioteca recentemente inaugurata e autogestita da un gruppo di giovani studenti.

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