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VIDEO | Una mamma e la sua neonata salve grazie all'intervento multi equipe del Policlinico

Alcune settimane fa le equipe di Ostetricia e Ginecologia, di Radiologia interventistica, di Urologia e di Anestesia e Rianimazione 1 del Policlinico di Modena hanno eseguito un difficile intervento che ha consentito a una paziente con una rara e complessa patologia della placenta di partorire in sicurezza.

I sanitari hanno effettuato un taglio cesareo con embolizzazione delle arterie ipogastriche – vasi che irrorano la pelvi – e successiva asportazione totale dell’utero. L’intervento è durato diverse ore ed è stato eseguito al Policlinico. In sala operatoria si sono alternati Urologi (dottori Corradino Di Pietro e Cosimo De Carne) i Radiologi (dottori Federico Casari e Cristian Caporali), Ginecologi (dottoressa Giannina Contu, dottori Carlo Alboni e Antonino Farulla), Anestesisti Rianimatori (dottoresse Lara Donno e Ilaria Cavazzuti). Con loro il personale infermieristico delle sale operatorie di Ostetricia e Ginecologia.

Raro caso di accretismo placentare: mamma e neonata salvate al Policlinico di Modena

Una volta effettuata la diagnosi, è stato attivato dal prof La Marca un team multidisciplinare costituito da: ecografisti esperti di medicina prenatale, chirurgi ginecologi, ostetrici, anestesisti, radiologi, radiologi interventisti, urologi, neonatologi. La paziente viene attentamente seguita dalla dr.ssa Bertucci del servizio di Diagnosi Prenatale e dalla Prof Isabella Neri e dr.ssa Monari del reparto di Gravidanza Intensiva.

Nelle settimane successive mentre il feto si sviluppava e cresceva nel modo più opportuno, la placenta invadeva tutti gli strati dell’utero andando in stretto contatto con la vescica e i grandi vasi sanguigni della pelvi. Alla 33° settimana di gravidanza, viene riscontrato un arresto della crescita fetale con alterazione flussimetrica e riduzione del liquido amniotico per cui la paziente è stata immediatamente ricoverata. Viene convocato quindi tutto il team che in modo unanime decide di programmare l’intervento che consiste in embolizzazione delle arterie ipogastriche, posizionamento di stent ureterali, taglio cesareo con incisione ombelico-pubica e isterectomia totale dopo l’estrazione per ridurre al minimo il rischio emorragico conseguente.

L’intervento si è svolto con successo, senza complicanze di rilievo e con la nascita di un neonato in salute. A distanza di alcuni giorni la paziente e la sua bimba sono stati dimessi.

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