Cantieri edili nella morsa dell'afa, "Attivare cassa integrazione sopra i 35°C"
La richiesta arriva dalla Cgil di Modena, che recupera una circolare Inps di alcuni anni fa. E invita a rafforzare i controlli
Il caldo eccezionale di questi giorni aumenta la preoccupazione per i lavoratori impegnati nei cantieri edili. "Il rischio del colpo di calore è elevato, pertanto è opportuno che in ogni luogo di lavoro le aziende predispongano rilevatori quali il termometro e il rilevatore dell’umidità. E garantiscano la corretta idratazione dei lavoratori nei cantieri", afferma la Cgil di Modena
Per proteggere i lavoratori, è previsto, se la temperatura percepita sale oltre i 35°C, il ricorso alla cassa integrazione come da circolare Inps del 3 maggio 2017.
“Esorto le aziende a garantire gli strumenti di rilevazione della temperatura e umidità – afferma Rodolfo Ferraro segretario del sindacato edili Fillea Cgil Modena – e a garantire una riorganizzazione del lavoro e un’adeguata idratazione dei lavoratori. Servono più pause durante la giornata lavorativa e luoghi di ristoro. E’ importante intervenire per tutelare i lavoratori edili che per il tipo di lavoro sono costretti ad operare sotto il sole con temperature e livelli di umidità elevati".
“Le istituzioni preposte, Medicina del Lavoro e Ispettorato del lavoro devono attivare i controlli necessari per la tutela dei lavoratori, evitando condizioni che possano determinare colpi di calore o svenimenti” afferma Gaetano Cerasuolo Fillea Cgil Modena con delega alla sicurezza cantieri edili.