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Carpi diventa ufficialmente città universitaria, il primo corso parte a settembre

Il nuovo polo universitario ospiterà il Corso di Laurea Magistrale in Sustainable Industrial Engineering di Unimore, ma anche aboratori e collaborazioni con le aziende del territorio

Conto alla rovescia per l’avvio del nuovo Corso di Laurea Magistrale in Sustainable Industrial Engineering, nato dalla collaborazione tra Fondazione CR Carpi, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia e Comune di Carpi. Il 18 settembre iniziano le lezioni nel nuovissimo Polo Universitario di Carpi, ampio e moderno spazio multifunzionale concepito e realizzato per accogliere e favorire la contaminazione tra plurime attività riferite a sviluppo e innovazione: quella didattico universitaria, erogata dal nuovo corso di laurea magistrale; l’attività di ricerca e quella di trasferimento tecnologico al tessuto produttivo, per le quali è già stata istituita un’apposita commissione di specialisti; ed infine la diffusione culturale attraverso eventi di divulgazione scientifica a cittadini, realtà scolastiche e formative.

Non solo aule dunque, ma laboratori e locali da destinare a start up e spin off universitari, per favorire processi di networking e scambio fra didattica, ricerca, tessuto territoriale e attività imprenditoriali. A quest’ultimo riguardo, sono attualmente circa 60 le aziende che hanno già presentato una manifestazione d'interesse firmata nei confronti del nuovo corso di laurea. Si tratta di realtà nazionali, multinazionali e di importanti contesti imprenditoriali e cooperativi locali, per dare corpo a un modello virtuoso di collaborazione tra mondo accademico, istituzioni e ambito produttivo.

In questo ampio contesto di percorsi e funzioni, la prima delle attività che prende corpo è il corso di laurea magistrale in Sustainable Industrial Engineering, nato dallo sforzo congiunto di Fondazione CR Carpi, Università degli Studi Modena e Reggio Emilia e Comune di Carpi per rispondere alle esigenze, culturali, scientifiche e tecnologiche delle aziende in cerca di figure professionali altamente specializzate in ingegneria meccanica industriale ma con solide competenze in sostenibilità ambientale ed energetica. La forte presenza imprenditoriale connessa al corso di laurea, consente una didattica attraversata da seminari con i professionisti del mondo del lavoro, attività laboratoriali su specifiche applicazioni di interesse industriale, iniziative nelle imprese e team working su progetti da queste proposti, stage formativi di 6 mesi volti all’occupazione e case history di scenari reali. Il piano di studi, progettato ed erogato dall’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, è stato concepito per affiancare ai contenuti propri dell’ingegneria meccanica e industriale le tematiche innovative volte alla transizione verso la sostenibilità, richieste dalle aziende, e per fornire competenze in ambito di robotica, automazione industriale, materiali innovativi, intelligenza artificiale e Iot.

Per concretizzare il grande progetto di alta formazione sul territorio, la Fondazione CR Carpi ha destinato importanti risorse, parte delle quali per sostenere in ottica pluriennale il piano didattico e di ricerca e le restanti per finanziare interamente la costruzione del Polo Tecnologico carpigiano, con la collocazione strategica di essere adiacente alla stazione ferroviaria, a pochi passi dal centro cittadino di Carpi e a una fermata di treno da Modena.

Il Polo universitario di Carpi-2

In questi giorni procedono le pre-iscrizioni da parte degli studenti che, come avviene per tutte le lauree magistrali, hanno tempo per presentare le domande sino a fine dicembre, e pertanto il dato in essere è destinato ad aumentare nei prossimi mesi, per poi venire calibrato da un processo selettivo di accoglimento delle richieste sulla base dei requisisti e delle competenze necessarie, stante il livello d’eccellenza del corso che è erogato interamente in lingua inglese, e per potervi eccedere occorre un certificato di conoscenza linguistica B2, oltre a un voto di laurea triennale pari o superiore a 90/110. Con il solo fine di soddisfare il forte interesse manifestato a riguardo e senza che il dato abbia valore definitivo, si rende noto che attualmente risultano pervenute oltre 40 pre-iscrizioni, giunte da Italia, Stati Uniti, Sud Est asiatico e continente africano. In merito alla portata delle iscrizioni, si segnala che l’attività didattica richiederà un percorso di 3 anni per arrivare a pieno regime.

“Quella che sino a pochi mesi fa sembrava una sfida impossibile oggi si è realizzata: Carpi ha la sua Università! – sottolinea Mario Arturo Ascari, Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi - Grazie al contributo di tantissime persone siamo riusciti a realizzare un sogno. L’Università sarà una formidabile risorsa per il futuro delle nuove generazioni e un’importante opportunità di crescita sociale, economica e culturale del nostro territorio e consentirà alle aziende di innovare, evolvere e crescere. Questo grande risultato è stato possibile grazie a uno strepitoso gioco di squadra tra Fondazione Cassa di Risparmio, Università, Comune e Imprese. L’Università a Carpi è la prova che se lavora assieme, mettendo a fattor comune idee, risorse, impegno, determinazione e passione, i sogni si avverano. Credo che con questo progetto la nostra comunità abbia dimostrato che è capace non solo di sognare ma anche di fare.”

“L’università a Carpi è un sogno che si avvera. Questo è il risultato di un progetto condiviso tra la Fondazione Cassa di Risparmio, l’Università, il Comune e le imprese del territorio, che hanno creduto e sostenuto questa sfida  – spiega Alberto Bellelli, Sindaco di Carpi -.L’università non è solo un’istituzione che offre formazione e cultura, ma anche un motore di sviluppo e innovazione, è una opportunità per le aziende, che potranno beneficiare della ricerca e della collaborazione con i docenti e gli studenti, è una opportunità per la comunità, che potrà arricchirsi di nuove idee, stimoli e iniziative. Carpi ha sempre avuto una vocazione imprenditoriale e innovativa. Ora ha anche una vocazione universitaria. Siamo una città che guarda al futuro con fiducia e orgoglio, che riesce a trasformare sogni in realtà.”

Il nuovo Corso di Laurea Magistrale in Sustainable Industrial Engineering nasce da una fondamentale esigenza del territorio: quella di formare ingegneri che possano guidare i processi di innovazione, pronti ad avere un ruolo centrale nella transizione delle aziende verso la sostenibilità – illustra Paolo Tartarini, Professore Ordinario di Fisica Tecnica Industriale Unimore, Dipartimento Ingegneria Enzo Ferrari e Referente del corso di laurea S.I.E-. Per ottenere questo risultato, il Corso è stato progettato su tre pilastri: collaborazione continua con le aziende, attività pratiche e di laboratorio non inferiori alla preparazione teorica, sviluppo di “soft skills”. Tutto il Corso, su chiara indicazione e richiesta delle aziende, sarà tenuto in lingua inglese. L’iniziativa ha avuto un riscontro estremamente positivo da parte del tessuto industriale del territorio e non solo: circa 60 aziende, ad oggi, hanno già sottoscritto manifestazioni di interesse e hanno dato disponibilità per tirocini e collaborazioni ad ampio raggio. Superfluo aggiungere che l’Università di Modena e Reggio Emilia ha visto e vede questo progetto come un’enorme opportunità di miglioramento e innovazione anche nell’offerta formativa sul territorio, e quindi garantisce la massima partecipazione e soprattutto il massimo impegno a tutti i livelli.”

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