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Minori stranieri soli, il Comune capofila di un progetto di integrazione

Un percorso reso possibile dai finanziamenti europei e ministeriali del Fami (500 mila euro) per favorire l’inclusione attraverso lo studio, lo sport e successivamente anche il lavoro

In particolare, il percorso di apprendimento dell'italiano, curato dalla cooperativa sociale Caleidos, si fonda su un approccio che vede la complementarietà di diversi strumenti e materiali di lavoro, di contesti formali ed informali, di contenuti utili nella vita quotidiana. Attraverso una valutazione iniziale, il giovane sarà inserito a seconda del livello di competenze linguistiche, in uno dei tre corsi che verranno  attivati ogni anno; sono previste 14 ore settimanali di corso durante l'anno scolastico e 20 nei mesi estivi. Un insegnante svolgerà tutoraggio individuale con affiancamento ai neo arrivati e mediatori linguistici-culturali faciliteranno le prime fasi del corso. Trimestralmente, saranno monitorati i progressi e valutato il percorso successivo; moduli specifici riguarderanno la ricerca attiva del lavoro, i servizi sul territorio, la salute e l’educazione stradale.

Di formazione e orientamento al lavoro si occuperà principalmente il Consorzio Gruppo Ceis che organizzerà ogni anno tre corsi di formazione individuandone gli ambiti tra manutenzione del verde, meccanica, cucina e informatica, a seconda del fabbisogno produttivo del territorio, e privilegiando stage in azienda in cui i ragazzi potranno anche confrontarsi con le regole del lavoro. All'interno dei percorsi formativi, Edseg (Ente Diocesano per la Salvezza e la Educazione della Gioventù) - Città dei Ragazzi curerà un quarto percorso nel settore metalmeccanico con durata di 600 ore, di cui 200 ore di stage, rivolto a 15 ragazzi per ciascuna delle due annualità.

Il progetto prevede inoltre attività ludico e sportive - quali calcio, pallavolo, basket, nuoto, atletica e cricket - presso società sportive e comunità di appartenenza, per favorire la socializzazione dei ragazzi e l’inclusione nel territorio. Ad occuparsene sarà il Centro Sportivo Italiano, attivando anche una formazione specifica rivolta a educatori sportivi e personale volontario di supporto, per sostenere la motivazione a partecipare a contesti aggregativi sicuri e protetti. Da giugno a settembre i giovani saranno anche chiamati a partecipare momenti ad attività formative e attività ludiche e aggregative a cura della Fondazione San Filippo Neri e in collaborazione con Edseg - Città dei Ragazzi.

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