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Qualità della vita, indagine Sole 24 ore: Modena al 7° posto risale la classifica

Modena risale la classifica delle città italiane dove si vive meglio guadagnandosi il 7° posto (rispetto al 17° dello scorso anno) su 107 province

E' stata pubblicata la 34ª indagine del Sole 24 Ore sulla qualità della vita nelle città italiane. Modena, rispetto al 2022 scala la classifica verso la vetta di ben 10 posizioni passando dalla 17° dello scorso anno alle 7° del 2023. 

La nostra città si guadagna la 1° posizione nell'ambito di "Spesa delle famiglie per il consumo di beni durevoli" 

Aree tematiche, come va Modena  nei diversi ambiti? Tabelle settore per settore:

Modena guadagna numerose posizioni in ambito di sicurezza con +30 passando dall'80esima posizione alla 50esima. Bene anche il settore di "ambiente e servizi" e ricchezza e consumi. Da migliorare l'ambito di "Cultura e tempo libero" dove la città geminiana perda 7 posizioni 

tabella 1

Ricchezza e Consumi

tabella 2 ricchezza-2

Criminalità

Modena è 15° nella classifica generale sul tema di Giustizia e Sicurezza. A far crollare la città le voci di Furti in abitazione (che la vedono in 6° posizione),Furti con destrezza (al 11° posto), furti in esercizi commerciali (al 14° posto)  e violenze sessuali  (al 13° posto).

criminalità

Demografia e società

demografia

Ambiente e servizi

ambiente

Nota metodologica

L’indagine della Qualità della vita del Sole 24 Ore prende in esame 90 indicatori, suddivisi nelle sei macrocategorie tematiche (ciascuna composta da 15 indicatori) che accompagnano l’indagine dal 1990:

  • ricchezza e consumi;
  • affari e lavoro;
  • ambiente e servizi;
  • demografia, società e salute;
  • giustizia e sicurezza;
  • cultura e tempo libero.

L’aumento da 42 a 90 indicatori, proposto già dal 2019, consente di misurare molti aspetti del benessere. Gli indicatori sono tutti certificati, forniti al Sole 24 Ore da fonti ufficiali, istituzioni e istituti di ricerca (come il ministero dell’Interno o della Giustizia, Istat, Inps, Agcom, Siae e Banca d’Italia; oppure forniti alla redazione da realtà certificate, tra cui Scenari immobiliari, Crif, Cribis, Prometeia, Iqvia, Tagliacarne e Infocamere).

Per ciascuno dei 90 indicatori, mille punti vengono dati alla provincia con il valore migliore e zero punti a quella con il peggiore. Il punteggio per le altre province si distribuisce in funzione della distanza rispetto agli estremi (1000 e 0).

L’indagine della Qualità della vita, pubblicata sempre alla fine dell’anno in corso, prende in esame i dati consolidati relativi ai 12 mesi precedenti. Alcuni parametri, però, sono aggiornati al 2023 (a metà anno, se non addirittura a novembre) con l’obiettivo di tenere conto degli effetti degli eventi e dei cambiamenti che hanno scandito l’anno in corso. In alcuni ambiti, infatti, le performance dell’anno scorso sarebbero risultate superate dai fatti e avrebbero restituito una fotografia ormai invecchiata rispetto all’attualità. Così, nell’indagine di quest’anno si contano 46 parametri aggiornati al 2022 e ben 36 al 2023.

Nell’indagine sono presenti una dieci “indici sintetici” pubblicati nel corso dell’anno, che a loro volta cioè aggregano più parametri in modo tematico, elaborati da istituti terzi o direttamente dal Sole 24 Ore. Tra questi, ad esempio, l’Indice di sportività di PtsClas, Ecosistema urbano di Legambiente,l’indice delle «Amministrazioni digitali», elaborato da Fpa e i “nuovi” indici elaborati dal Sole 24 Ore (l’indice del clima e gli indici della Qualità della vita di bambini, giovani e anziani e delle donne).

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