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Una targa dedicata al centenario della laurea (modenese) del Presidente Pertini

Omaggio a Sandro Pertini nel giorno del centenario della sua laurea in Giurisprudenza. La cerimonia, oltre a celebrare la memoria dell'amato Presidente della Repubblica, sottolinea il ruolo della formazione nello sviluppo dei valori fondamentali della Repubblica

Questa mattina presso l'aula magna del Palazzo del Rettorato dell'Università di Modena e Reggio Emilia si è svolta la cerimonia commemorativa del centenario della laurea in Giurisprudenza di Sandro Pertini, Presidente della Repubblica Italiana dal 1978 al 1985, che si laureò esattamente il 12 luglio del 1923 presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’allora Università di Modena, discutendo una tesi su "L'industria siderurgica in Italia".

L'evento, avviato alle ore 11, ha visto i saluti istituzionali del Rettore di Unimore, Prof. Carlo Adolfo Porro, e del Presidente degli Stati Generali del Patrimonio Italiano, Prof. Ivan Drogo Inglese.

A seguire, si è svolta una dettagliata relazione sulla tesi di laurea di Pertini, a cura del Prof. Elio Tavilla, Ordinario di Storia del Diritto, che ha studiato approfonditamente il lavoro dell'ex Presidente e il suo contesto di origine.

Nel cortile del Rettorato, a conclusione della cerimonia, è stata svelata una targa commemorativa con inciso:

"In memoria di Sandro Pertini (1896-1990)
Eroe della Resistenza, Padre costituente, Parlamentare e Presidente della Repubblica amato dal popolo italiano.
Anche attraverso la formazione qui ricevuta ha saputo interpretare e difendere con saggezza e coraggio i valori fondamentali della Repubblica democratica, a cominciare da quelli di giustizia e libertà.
La sua eredità, carica di intelligenza e passione civile, continua a ispirare le future generazioni.
A cento anni dalla sua laurea in Giurisprudenza (12 luglio 1923 - 12 luglio 2023)
l'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia qui pose."

Nell'ambito delle celebrazioni, è stato inoltre presentato il progetto “Le Città Presidenziali”, un’iniziativa promossa dagli Stati Generali del Patrimonio Italiano che intende mappare un itinerario culturale, storico e turistico dei luoghi di nascita e residenza dei Presidenti della Repubblica Italiana.

Di questo percorso ideale fa parte anche l’Università di Modena e Reggio Emilia che, proprio grazie a questo suo alumnus d’eccezione, è ricompresa tra le “Università dei Presidenti”, insieme a Torino, Sassari, Firenze, Pisa e alla Scuola Normale.

A margine della cerimonia, infatti, il Presidente degli Stati Generali del Patrimonio Italiano, Prof. Ivan Drogo Inglese, ha consegnato in via ufficiale al Magnifico Rettore l’attestato di inserimento di Unimore nell’itinerario.

“Nel centenario della laurea di Sandro Pertini, non abbiamo semplicemente celebrato la memoria di un grande Presidente – ha dichiarato il Rettore di Unimore, Prof. Carlo Adolfo Porro- ma al di là della figura storica e politica, abbiamo commemorato l'eredità viva di un uomo che ha tracciato un solco profondo nel tessuto sociale e istituzionale del nostro Paese. Pertini, anche attraverso la formazione ricevuta in quest'Università, ha saputo interpretare e difendere con saggezza e coraggio i valori fondamentali della nostra Repubblica - la giustizia, la libertà, la dignità umana, il rispetto e la solidarietà per l'altro.”

“Sandro Pertini rappresenta per noi un faro – ha continuato il Rettore -, un modello di passione civile e intelligenza. La sua integrità morale, la sua tenacia, la sua dedizione alla causa del bene comune e della Repubblica democratica, nata dalla Resistenza al fascismo, continuano a essere per noi una fonte di ispirazione, una luce che illumina il nostro cammino e quello delle future generazioni.”

“Il conseguimento della laurea, per i Presidenti della Repubblica, è sempre stato un evento importante per la loro formazione e per la creazione dei loro principi morali - dichiara il Presidente dell’ente Stati Generali del Patrimonio Italiano Prof. Ivan Drogo Inglese -. L’occasione della celebrazione di questo anniversario offre l’occasione per presentare uno straordinario itinerario culturale, storico e turistico che coinvolgerà comuni, fondazioni, musei e università sull’intero territorio nazionale”.

“La storiografia sulla figura del Presidente Pertini – commenta il Prof. Elio Tavilla - si è concentrata soprattutto sugli anni dell'antifascismo militante, della Liberazione, tralasciando tuttavia gli anni giovanili. I primi anni Venti, quelli della formazione universitaria di Pertini, sono anni difficilissimi, caratterizzati da crisi economica, scioperi, violenze fasciste, conflitti all'interno dello stesso partito socialista e, infine, dall'ascesa al governo di Mussolini.”

“Pertini – continua - scelse gli studi giuridici come molti socialisti - pensiamo a Giacomo Matteotti - con l'obiettivo di operare come avvocato difensore di proletari e antifascisti. Iscrittosi all'università di Genova, tra il 1920 e il 1923 con tante difficoltà riesce a dare una diecina di materie. Poi nel marzo 1923, probabilmente indotto dalle persecuzioni dei fascisti locali, decide di concludere gli studi a Modena, dove sostenne gli ultimi esami. Come materia scelse l'Economia politica e come tema l'industria siderurgica italiana, che in effetti rappresentava il centro nevralgico delle lotte operaie e dell'offensiva padronale nel cosiddetto "biennio rosso" (1920-22). Il relatore fu il professor Eugenio Masè Dari, formatosi a Torino tra economisti del calibro di Luigi Einaudi.”

“La scelta del nostro Ateneo e della nostra città – conclude il Prof. Tavilla - dimostra come ancora nel 1923 l'ambiente modenese potesse rappresentare un momento di relativa tranquillità prima dell'avvento del regime totalitario. La celebrazione di oggi rappresenta per noi tutti un onore che, a cento anni di distanza, sa ancora spronarci a servire i valori della libertà e del libero sapere.”

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