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Cronaca

“Poste, disastro prevedibile”, sindacati contro la nuova consegna a giorni alterni

Dura reazione di Cgil e Uil al piano messo in atto da Poste Italiane per far fronte ai costi del servizio. Le sigle sindacali parlano mettono in luce i punti deboli e le prime criticità e chiedono un ripensamento del nuovo sistema appellandosi al Prefetto

I sindacati Slc/Cgil e Uilposte hanno inviato nei giorni scorsi una lettera al Prefetto di Modena e ai Sindaci dei Comuni della nostra Provincia per informarli del nuovo piano organizzativo di Poste Italiane che prevede il recapito della corrispondenza a giorni alterni su base bisettimanale: lunedì, mercoledì e venerdì in una settimana; martedì e giovedì in quella successiva. Un piano che sarà completato a livello  nazionale nella primavera del 2017. 

Nella Provincia di Modena i comuni di Castelnuovo Rangone, Maranello e Formigine sono stati i primi, l'8 febbraio, ad essere interessati da tale piano a cui sono succeduti, dal 22 febbraio, i comuni di Modena, Campogalliano, Bastiglia, Nonantola, Sassuolo, Fiorano Modenese, Spilamberto e Castelfranco Emilia. Poi, a partire dal 4 aprile, si proseguirà con Carpi, Soliera, Novi, Mirandola, Cavezzo, Medolla, San Felice S/P, Finale Emilia ed  entro il mese di maggio tutti gli altri comuni della Provincia  per finire, il 16 giugno, scherzi del destino,  con Camposanto. 

L'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom), ha autorizzato, con la Delibera 395/15/CONS, il recapito a giorni alterni per 5267 comuni, quelli con minore densità abitativa, sotto i 200 abitanti per kmq. Poste Italiane, con il suo Piano Organizzativo, concordato, va detto, con le Organizzazioni Sindacali tutte, lo sta estendendo anche ai Capoluoghi di Provincia e ai comuni più importanti e popolati ad eccezione  delle aree metropolitane quelle, appunto, con elevato traffico postale e presenza significativa della concorrenza. 

“Non basta, a nostro parere, aver disposto un parziale rimedio relativamente alla possibilità di consegnare nel nostro Capoluogo di Provincia e nei Comuni ad alta densità abitativa, sopra i 200 abitanti per kmq, il prodotto più importante, quello che ha una tempistica di consegna il giorno successivo all'invio e per il quale il cittadino paga relativa tariffa postale – spiegano Slc Cgil e Uilposte di Modena - E' significativo  che nei Centri di recapito dei Comuni partiti con la consegna della corrispondenza a giorni alterni, la stessa si stia accumulando  nonostante l'impegno profuso dai portalettere. Gli stessi orari di lavoro, posticipati dall'Azienda, stanno determinando una percentuale altissima di oggetti a firma non recapitati onde per cui il cliente è costretto a recarsi negli Uffici Postali a recuperare il proprio invio”.

“Un disastro prevedibile, proprio per le ragioni suddette: la nostra è una realtà importante dal punto di vista socio-economico, ad alta industrializzazione e con flussi di traffico postale rilevanti – concludono i sindacati - Insomma, questo Piano di riorganizzazione del servizio postale oltre che decimare decine di posti di lavoro nella nostra provincia,  aggravando  le condizioni lavorative dei portalettere rimasti, ha peggiorato eccessivamente il servizio ai cittadini e alle aziende”.

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