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Biblioteche digitali, il Cedoc provinciale chiude i battenti

Dopo 21 anni di onorato servizio e dopo aver guidato le biblioteche modenesi fin dentro l'era di Internet, la Provincia sancisce la chiusura del Centro Documentazione. L'Assessore Sirotti Mattioli: “Sono stati raggiunti gli obiettivi”

Dal primo gennaio 2014 si è chiusa un'era nel sistema bibliotecario modenese. La Provincia di Modena ha infatti decretato la chiusura del Centro Documentazione (Cedoc), l'Istituzione che ha guidato le biblioteche del nostro territorio attraverso l'epoca della digitalizzazione e della messa in Rete delle banche dati e del servizio di prestito bibliotecario. La decisione di cessare l'attività del Centro e di riorganizzare la distribuzione dei servizi bibliotecari e informativi che questo svolgeva è stata votata dal Consiglio Provinciale nella giornata di ieri.

Il Cedoc svolgeva funzioni di coordinamento di un sistema che, nel 2013, è arrivato a comprendere 102 biblioteche provinciali in rete ed era ente gestore del Polo provinciale modenese del Servizio bibliotecario nazionale. Presieduto dagli assessori di turno, era diretto dalla dott.ssa Raffaella Manelli e dotato di un Consiglio di Amministrazione composto da quattro membri ed ovviamente da un Ufficio Tecnico. Nei suoi diversi ambiti di azione ha erogato servizi di gestione della rete bibliotecaria e di assistenza, e servizi bibliotecari tra i quali la gestione della base dati bibliografica e anagrafica, la catalogazione partecipata, il prestito automatizzato, la formazione e l’aggiornamento degli operatori. 

La missione fondante del Cedoc di può infatti considerare ben riuscita, a 21 anni dalla sua fondazione avvenuta nel 1992. “L’obiettivo del Cedoc – ha spiegato Daniela Sirotti Mattioli, assessore provinciale alla Cultura – era quello di creare una cooperazione fra le biblioteche e di assicurare agli utenti di tutto il territorio modalità di accesso omogenee ai servizi bibliotecari. Questo obiettivo è stato raggiunto e i Comuni hanno oggi le competenze informatiche necessarie per gestire il servizio, da qui la decisione di avviare una riconfigurazione della rete bibliotecaria per attivare modalità dirette di accesso al sistema, attraverso internet e senza più l’intermediazione del Cedoc”.

La Provincia garantirà comunque i servizi di supporto, assistenza e sviluppo ai sistemi informativi in uso attraverso il proprio servizio informatico, manterrà il punto di assistenza tecnica attivo da tempo e continuerà a coordinare la formazione delle biblioteche “in una nuova organizzazione – sottolinea l’assessore – che ci consentirà di utilizzare il personale informatico prima dedicato in esclusiva al Cedoc anche per altri servizi della Provincia e di ridisegnare una rete bibliotecaria dotata di maggiore autonomia locale”.

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