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Cronaca Via Divisione Acqui / Via Giovanni Palatucci

Finti matrimoni e favori in cambio del permesso di soggiorno, l'inchiesta che scuote la Questura

Un'inchiesta per corruzione scuote la Questura di Modena. Arrestati due stranieri che gestivano un piccolo racket, sospeso un poliziotto impiegato all'Ufficio Immigrazione. Altri dieci gli indagati. Documentati attraverso le intercettazioni una ventina di casi di matrimoni fittizi e di omessi controlli da parte dell'autorità in cambio di cene e "regali"

L'INDAGINE – Gli uomini della Squadra Mobile si sono trovati ad indagare sui colleghi dei vicini uffici di via Palatucci, fatto che ha richiesto non pochi imbarazzi e la necessità di un'estrema discrezione. Fondamentali per l'inchiesta, oltre ai "classici" pedinamenti e appostamenti, sono state le intercettazioni telefoniche e ambientali, che hanno svelato come gli stranieri e il pubblico ufficiale tramassero tranquillamente, senza alcun sospetto di essere osservati. Sono stati circa una ventina i casi di favoreggiamento censiti nell'arco degli ultimi sette mesi. Tra gli altri indagati non figurano soltanto gli stranieri, ma anche un secondo agente di Polizia, che evidentemente era a conoscenza di quanto accadeva negli uffici dell'Immigrazione. Per i tre promotori la Procura, con i magistrati Imperato e Graziano, aveva richiesto il carcere, ma il Tribunale ha concesso misure alternative al marocchino e al poliziotto, che stamane ha riconsegnato pistola e distintivo ed è stato sospeso dal servizio. (GUARDA IL VIDEO)

LA REAZIONE – Il caso ha ovviamente creato un forte imbarazzo tra le fila della Polizia di Stato, ma il Questore Paolo Fassari ha usato parole molto nette per rispondere a quanto accaduto: “Le indagini della Squadra Mobile condotte con scrupolo e riservatezza, confermano che la Polizia di Stato vanta anticorpi in grado di neutralizzare qualsiasi virus corruttivo tenti di attaccarla, che non esistono zone franche d’impunità al proprio interno, che la linea della legalità opera con eguale fermezza nei confronti del nostro personale. L’impegno delle nostre donne e dei nostri uomini continua a riscuotere fiducia ed apprezzamento tra la gente perché assicura - anche in circostanze come quella odierna – un’immagine della Polizia di Stato integra, trasparente ed imparziale".

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