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Cronaca

Mezzi vecchi e nessun fondo, i Vigili del Fuoco: “Siamo a piedi”

Il sindacato dei pompieri modenesi lancia l'allarme per la scarsità di fondi a disposizione e per i pochi veicoli a disposizione: “Abbiamo una sola autoscala funzionante per tutta la provincia” E dopo l'allarme terrorismo: “Andiamo a salvare il mondo in bicicletta?”

“Siamo allibiti da quanto fatto dalla Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco dell’Emilia Romagna. In un momento così delicato e di massima allerta, inseguito agli avvenimenti di Parigi, ci ha trattenuto i pochi fondi rimanenti, stanziati per il 2015, destinati alla riparazione dei nostri automezzi di soccorso. Tutto adesso è nelle mani di un burocrate ragioniere che nulla sa e certamente nulla capisce delle problematiche dei vari Comandi provinciali dell’Emilia Romagna. Dal suo ufficio di Bologna e tramite assurdi calcoli matematici sposta i soldi da un Comando all’altro vanificando così il lavoro e i sacrifici di un intero anno senza tenere conto delle necessità del soccorso”.

Non fanno sconti i Vigili del Fuoco di Modena aderenti al sindacato Conapo, che denunciano le ennesime difficoltà operative dovute alla carenza di fondi che ormai attanaglia in maniera strutturale l'attività dei pompieri, a Modena come in altri territori. Dopo il sisma, i mancati pagamenti per gli straordinari e la lunghissima attesa per l'arrivo di un Comandante, ora a creare grattacapi e disservizi è la situazione del parco mezzi.

“In questo momento oltretutto abbiamo una sola autoscala funzionante in tutta la Provincia – denuncia il Conapo – Questo non permette certo di svolgere un soccorso adeguato e sicuro nel caso di due o più interventi. Inoltre nel territorio montano dove abbiamo il Distaccamento di Pavullo nessuna autoscala è mai stata assegnata da quando quella vecchia è andata fuori uso dopo circa trenta anni di servizio”.

I mezzi vetusti attualmente in uso trovano sempre più difficile manutenzione attraverso le risorse interne – ossia l'officina meccanica della Centrale – e sempre più spesso si deve ricorrere ad officine private, con un esborso alto da parte dello Stato, che oggi il sindacato denuncia venire meno.

Di fronte a questo scenario stridono dunque le dichiaraioni sui recenti allarmi terroristici e sulll'innalzamento dell'allerta anche per il Corpo dei Vigili del Fuoco. Non a caso il Conapo conclude il suo intervento proprio puntando il dito contro “l'ipocrisia” delle istituzioni: “Per anni non ci hanno permesso nè di addestrarci contro atti terroristici nè di rinnovare mezzi e attrezzature per mancanza di soldi. Adesso andiamo in bicicletta a salvare il mondo? Ci hanno tolto tutto, non abbiamo neppure i soldi per comprare la carta e le cartucce per le stampanti, ma da Roma dicono che siamo in massima efficienza. Ci auguriamo ed auguriamo a che non capiti mai nulla…”

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