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Cronaca Via Pietro Giardini, 1195

Omicidio in via Giardini: occhi puntati sul compagno della vittima

Nessun segno di effrazione sull'abitazione di via Giardini dove ieri pomeriggio ha avuto luogo il delitto: l'autopsia stabilirà l'orario preciso della morte di Edjta Kozakiewicz e la veridicità delle dichiarazioni del compagno

Edjta Kozakiewicz conosceva il suo assassino. Ciò è emerso dal fatto che non sono stati trovati segni di effrazione nell'appartamento al primo piano dello stabile al civico 1195 di via Pietro Giardini, teatro del delitto avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri. Edjita, 39enne di nazionalità polacca, è stata ritrovata esanime dal convivente, Umberto Musto, 58 anni, il quale ha dato l'allarme. Le ecchimosi sul corpo hanno portato gli investigatori a ritenere che la donna sia stata prima picchiata e poi soffocata. I Carabinieri hanno a lungo ascoltato i vicini conoscenti della vittima e il compagno: l'autopsia disposta dal sostituto procuratore Giuseppe Tibis sarà utile per stabilire l'orario preciso della morte, in modo tale da convalidare o meno la veridicità delle dichiarazioni rilasciate dal compagno. Quest'ultimo, infatti, aveva in precedenza affermato di avere rinvenuto la sua compagna al rientro dal lavoro nel tardo pomeriggio. Edjta Kozakiewicz è stata descritta dai vicini come una persona schiva e riservata che raramente usciva di casa: da poco arrivata a Modena, risultava non avesse un lavoro.

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