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Cronaca

Emergenza freddo, 89 senza tetto accolti dal volontariato modenese

Quasi 300mila euro spesi dal Comune di Modena per riallacciare o pagare le utenze a famiglie con minori. Questa la risposta fornita da Francesca Maletti, assessore alle politiche sociali, alle due interrogazioni del consigliere Stefano Prampolini (Pd)

Nonostante l’inverno, non del tutto finito, sia stato meno rigido dello scorso anno sono state contate ben 89 persone soccorse per l’emergenza freddo dal Comune di Modena. Sono, infatti, 89 i senza fissa dimora censiti dal 15 novembre 2012 al 15 marzo 2013 attraverso gli sportelli dei Servizi sociali e del Centro stranieri nell’ambito delle azioni di monitoraggio previste dal Protocollo che da quest’anno regola gli interventi per far fronte dell’emergenza freddo. Lo ha dichiarato l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Modena Francesca Maletti in risposta all'interrogazione del consigliere Pd Stefano Prampolini sui provvedimenti presi per i senza fissa dimora dopo le ondate di freddo. Grazie al Protocollo firmato lo scorso 15 novembre da istituzioni e associazioni (l’assessorato, l’Azienda Usl e quella ospedaliera universitaria, il Centro d’ascolto dell’Arcidiocesi, le associazioni Porta Aperta, Confraternita di misericordia, gruppo comunale Protezione civile, Croce Blu, Croce Rossa italiana, Agesci e Vivere sicuri), sono state accolte e assistite persone anche a rischio sanitario, con patologie, persone che vivono nei casolari o in luoghi non idonei. Anche le parrocchie, ben 5 quest’anno, hanno prestato ospitalità e riparo. Gli interventi del Comune si sono estesi anche alle famiglie disagiate, attraverso contributi per il pagamento o il riallaccio delle utenze. Anzi, un accordo con l’Hera consentirà anche un sistema di rateizzazione. Un totale di quasi 300 mila euro spesi per questa iniziativa.

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