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Cronaca Mirandola / Via Maestri del Lavoro

Banda delle casseforti, svaligiata anche la sede Aimag di Mirandola

Colpo nella notte ai danni dell'azienda multiutility in via Maestri del Lavoro ad opera del gruppo che sta razziando supermercati e aziende in queste notti di inizio aprile in tutta la Bassa. Furto tentato anche alla Wam Italia di Cavezzo e messo a segno all'Ecu di San Prospero

Si allunga in modo surreale la lista degli obbiettivi della banda che in questi giorni sta ripulendo le cassaforti aziendali nella Bassa modenese. Aggiornando il bollettino di guerra,  nella notte appena trascorsa vanno aggiunti anche la sede mirandolese di Aimag, l'azienda Wam Italia di Ponte Motta a Cavezzo e il supermercato Ecu di Cavezzo.

La prima è stata visitata dai ladri con un discreto successo. Dopo aver forzato una porta sul retro del grosso edificio sede della multiutility, un terzetto di persone si è mosso rapidamente attraverso le stanze e i corridoi dell'immobile, puntando alle casseforti. Con l'uso di flessibile e altri strumenti, già visti all'opera in queste notti di passione, i malviventi sono riusciti a prelevare diverse migliaia di euro. Poi se ne sono andati prima che vigilanza e forze dell'ordine potessero intervenire.

E' andata meglio invece all'azienda Wam di Cavezzo, lungo via di Sotto, impresa che produceapparecchiature e componenti per impianti di movimentazione e trattamento materiali alla rinfusa. I ladri hanno dovuto interrompere la loro opera di scassinamento della cassaforte a causa dell'arrivo della vigilanza, allertata dall'allarme anti-intrusione.

Mezz'ora dopo è stata la volta dell’Ecu Discount di San Prospero in Via Canaletto. Alle 04.40 i vigilantes de La Patria giunti sul posto subito dubito dopo l’allarme in Centrale Operativa hanno trovato all'interno del dicount diversi contenitori rovesciati sul pavimento e la cassaforte forzata. Dopo l’analisi delle immagini di videosorveglianza è emerso che ad introdursi nel locale sono stati tre uomini a volto coperto.

Non si ha ovviamente la certezza che si tratti dello stesso gruppo criminale, ma i filmati finora raccolti dai Carabinieri e il modus operandi fa optare decisamente per questa ipotesi. Si sospetta possa trattarsi di una banda di cittadini dell'est Europa, come altre se ne sono viste in azione sul nostro territorio: specialisti di questo genere solitamente dedicano vere e proprie "trasferte" per mettere a segno più colpi possibili in un determinato territorio, poi fanno rientro in patria.

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