Ragazzo annegato in piscina, titolare indagato per omicidio colposo
La Procura ha chiuso le indagini avviate a seguito della morte di Adam Doussad presso l'impianto di San Pietro in Elda. Chi aveva la responsabilità della sorveglianza non era presente al momento della tragedia
A distanza di alcuni mesi dalla tragedia avvenuta lo scorso 5 giugno, la Procura della Repubblica di Modena ha notificato l'avviso di fine indagini al titolare della piscina Casanova di San Prospero. L'uomo risulta indagato per omicidio colposo a seguito dell'annegamento di Adam Doussad, 14enne di Bastiglia che ha perso la vita nella vasca in quel terribile pomeriggio d'estate.
Il giovane si era tuffato in acqua e non era più riemerso: soltanto due amiche avevano notato la sua assenza e un altro giovanissimo si era tuffato in vasca e lo aveva poi riportato a viva ormai privo di sensi. Dopo i primi soccorsi il ragazzo era stato trasferito all'Ospedale Sant'Orsola di Bologna, dove era poi deceduto il giorno successivo.
L'indagine è stata condotta dai Carabinieri, sotto il coordinamento della Procura, e ha fatto emergere due aspetti determinanti. Da un lato l'esame autoptico ha accertato che la morte è stata causata dall'annegamento e non da altri fattori esterni. Dall'altro l'indagine avrebbe fatto emergere l'assenza della persona deputata alla sorveglianza al momento del fatto, tanto che il recupero del 14enne era stato portato a termine da un altro cliente della struttura. Da qui l'ipotesi del reato di omicidio colposo, per negligenza e imprudenza da parte del bagnino, che in quel turno era proprio il titolare dell'attività.