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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Omicidio Concordia, Gaaloul e i testimoni in tribunale. Ma l'udienza viene rinviata

Presenti oggi in Tribunale sia il principale indagato che la moglie e i conoscenti e l'ex marito di Alice Neri. La difesa ha chiesto e ottenuto un rinvio per poter analizzare le intercettazioni

Bisognerà attendere ancora tre settimane per lo svolgimento dell'udienza preliminare nella quale saranno sentiti tre testimoni nell'ambito dell'inchiesta sull'omicidio di Alice Neri, la 32enne di Ravarino brutalmente assassinata a Concordia lo scorso 18 novembre. L'udienza prevista per questa mattina presso il Tribunale di Modena si è infatti conclusa con un rinvio.

Il giudice accoglie il rinvio

Oggi era previsto l'ascolto di tre testimoni chiave della vicenda, tre cittadini tunisini conoscenti di Mohamed Gaaloul, il principato indiziato per il delitto, arrestato il 14 dicembre in Francia e attualmente recluso presso il carcere di Modena dall'inizio di quest'anno. I tre nordafricani, già sentiti dai Caraibinieri nel corso delle indagini, dovevano fornire le loro testimonianze circa quella drammatica notte e le ore successive. Tuttavia, la difesa di Gaaloul, nella persona dell'avvocato Roberto Ghini, ha presentato richiesta di rinvio.

Alla base di questa richiesta la necessità di approfondire le intercettazioni eseguite dagli stessi Carabinieri a margine dell'interrogatorio, quando i tre testi furono lasciati alcune ore in attesa in una stanza nella quale conversarono in vista di essere sentiti dagli inquirenti. Una trascrizione corposa, che richiede tempo per essere esaminata e che è stata aggiunta solo di recente agli atti di indagine. 

Alla richiesta dell'avv. Ghini sono seguite alcune note tecniche da parte del Pubblico Ministero titolare dell'indagine e di altri legali, ma alla fine il giudice dott. Andrea Scarpa ha concesso la proroga. Si tornerà quindi in aula il 6 marzo per ascoltare i testimoni.

Presenti tutti i protagonisti della vicenda

Per l'occasione è stato accompagnato in Tribunale dalla Polizia Penitenziaria anche lo stesso Mohamed Gaaloul, il quale ha pazientemente atteso lo svolgimento dell'udienza isolato nella cella, per poi essere riaccompagnato in carcere dopo circa tre ore. Presenti, ma non ammessi nell'aula anche la moglie e il cognato del 29enne tunisino, i quali non hanno rilasciato particolari dichiarazioni.

Non ha voluto parlare neppure Nicholas Negrini, ex marito di Alice, che insieme al suo legale di fiducia ha atteso con pazienza lo svolgimento del procedimento.

Assente invece Marco Cuccui, collega con il quale Alice passò la serata allo Smart Cafè prima di venire uccisa e terzo iscritto nel registro degli indagati.

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