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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Omicidio Alice Neri: sfuma l'ipotesi di Ignoto 1. Ancora dubbi sui pantaloni di Gaaloul

Questa mattina hanno parlato i periti incaricati dal Tribunale, alle cui dichiarazioni Avvocati e consulenti hanno reagito in maniera diversa. Rinvio al 4 luglio per impronte e Dna

Questa mattina, presso il Tribunale di Modena, si è tenuta una nuova udienza del procedimento penale per l'omicidio di Alice Neri, la 32enne di Ravarino il cui cadavere è stato ritrovato carbonizzato nelle campagne di Concordia il 18 novembre scorso. Per l'atroce delitto sono ancora tre le persone indagate: il marito, Nicholas Negrini, l'amico con cui ha trascorso la serata allo Smart Cafè, Marco Cuccui, e Mohamed Gaaloul, il principale indiziato attualmente in carcere in custodia cautelare.

Nell'udienza di questa mattina hanno parlato i periti incaricati dal Giudice per le Indagini Preliminari di svolgere accertamenti su tre importanti elementi: i capelli - presumibilmente - della vittima, il cellulare di Mohamed Gaaloul e le immagini relative ai pantaloni indossati da quest'ultimo - ancora una volta, in via presuntiva - al momento dell'omicidio.

Per quanto riguarda il cellulare del principale indiziato, di fatto non è emerso nulla: la perizia infatti, era volta solamente al deposito dell'hard disk con la copia forense degli atti, mentre il contenuto dello stesso verrà esaminato un secondo momento. Ruguardo questo aspetto, l'Avv. Roberto Ghini - difensore di Gaaloul - ha dichiarato che "Il cellulare è stato adeguatamente copiato con la nostra collaborazione: i pin di accesso li abbiamo forniti noi. Poi verrà analizzato il contenuto, ma credo dirà davvero poco".

I capelli di Alice Neri e i pantaloni di Mohamed Gaaloul

Le altre due perizie di cui oggi si è discusso, riguardano dei capelli e dei pantaloni. L'esame tricologico era stato richiesto dalla difesa del marito di Alice Neri, Nicholas Negrini, assistito dall'Avv. Antonio Ingroia che oggi è stato sostituito dall'Avv. Eolo Magni. I capelli forniti per l'analisi, sono risultati negativi al tossicologico: non c'è traccia di nessuna delle 13 sostanze stupefacenti vagliate dalla perizia. Eppure un dubbio c'è: i capelli esaminati, appartengono ad Alice? Forse no. Non si tratta infatti di una ciocca, bensì di capelli prelevati da una spazzola utilizzata sia da Alice che dalla figlia. Sono di quattro colori diversi, presumibilmente quindi caduti in tempi diversi, che non è stato possibile datare. 

Anche - e soprattutto - riguardo i pantaloni di Gaaloul, i dubbi permangono. Cinque mesi dopo l'omicidio, la difesa del principale indiziato aveva depositato un paio di pantaloni appartenenti a Mohamed, che sosteneva di aver indossato la notte e la mattina del 18 novembre. Gaaloul era stato ripreso sia dalle telecamere dello Smart Cafè nelle ore precedenti il delitto sia da altre telecamere di sorveglianza presenti a Concordia nelle successive, intorno alle 10.30 del mattino, e la perizia di oggi avrebbe dovuto verificare che i pantaloni ripresi nei due frangenti video fossero in primis compatibili tra loro, e in secondo luogo compatibili con quelli depositati dalla difesa. La scarsa qualità delle immagini però, non ha permesso al perito di esprimersi con certezza. A riguardo, l'Avv. Ghini, difensore di Gaaloul ha affermato che "l'esito è positivo per la difesa, perchè dalle immagini ritratte dal bar e dalla rotonda i pantaloni sono con ogni probabilità i medesimi. Abbiamo trovato sette punti di similitudine: non si può fare un giudizio di assoluta certezza perchè le immagini non sono di altissima qualità, ma hanno identiche macchie e pieghe. Un altro elemento molto importante è che non ci sono macchie di olio lubrificante, al netto del fatto che quella che sia stato utilizzato l'olio è un'ipotesi investigativa". Diversa invece l'opinione dell'Avv. Cosimo Zaccaria, legale della famiglia Neri: "I pantaloni prodotti dalla difesa non corrispondono ai pantaloni della sera del 18 e della mattina del 18. Non tanto sulla base merceologica quanto sulla dislocazione di macchie, completamente differenti". 

L'ipotesi di Ignoto 1

Durante uno dei tanti sopralluoghi, era stato rinvenuto sul luogo del delitto un reggiseno, parzialmente carbonizzato, sulla spallina del quale erano stati isolati due dna maschili diversi. La paternità di una delle due impronte genetiche era avvolta nel mistero, ed era stata prospettata l'ipotesi del coinvolgimento di un uomo, giornalisticamente denominato "Ignoto 1". La difesa di Gaaloul aveva chiesto che su questo reperto venisse effettuato un incidente probatorio, ma la richiesta è stata rifiutata dal GIP in questi giorni: a renderlo noto è stato questa mattina l'Avv. Zaccaria. Il legale della famiglia Neri ha affermato "Alice è stata uccisa materialmente, brutalizzata, ma è anche stata anche uccisa in un secondo modo a livello mediatico. Quello che è stato detto circa la presenza di tracce di dna sul reggiseno di Alice non corrisponde al vero. Il GIP ha certificato che le uniche due tracce rinvenute erano riconducibili a due inquirenti che non avevano repertato adeguatamente. Sul reggiseno di Alice c'è solo la traccia della povera ragazza: qualcuno deve delle scuse impellenti alla figura di Alice Neri, che è stata definita indirettamente come persona poco seria". E ha ribadito: "Si continua a scandagliare sulla figura di Alice Neri e tutte le volte gli esiti sono negativi, ma io non ho ancora sentito risposte da parte del signor Gaaloul. Io chiedo che venga restituita dignità a questa ragazza".

VIDEO | Omicidio Alice Neri: gli esiti delle perizie su capelli, pantaloni e telefono

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